Morte in scena a Vienna

Morte in scena a Vienna

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Published: 09/06/2023

Format: Brossura

ISBN: 9783740818562

LA SECONDA AVVENTURA DI ERNESTINE E ANTON, UN PUNTO A FAVORE DI BEATE MALY

di MANUEL FIGLIOLINI

Dopo “Omicidio al Grand Hotel” torna nelle librerie italiane Beate Maly con le avventure dei suoi personaggi Ernestine (l’insegnante) e Anton (il farmacista). E questa volta lo posso dire fin dall’inizio, Beate Maly colpisce in pieno il senso del romanzo giallo e non diventa più una copia austriaca di tanti romanzi già scritti, ma riesce a mettere la sua mano e farla sentire al lettore.

La struttura della seconda avventura dei due pensionati creati da Beate Maly è identica alla precedente, un prologo che racconta fatti truci, molto realistici, e poi l’avventura dei due protagonisti che alla fine s’incrocia con la storia gialla.

Siamo sempre nei ruggenti anni ’20 viennesi. La location è un teatro di operetta dove, come sempre, Ernestine e Anton si ritrovano catapultati grazie alla generosa concessione della famiglia “ricca” che ha affidato le ripetizioni scolastiche dei figli a Ernestine.

C’è sempre il freddo, condizione climatica favorita dalla stessa Maly, ma questa volta la scrittrice austriaca non riesce ad isolare i personaggi in un contesto chiuso ma li fa muovere all’interno della città. E qui il romanzo della Maly trova una nuova prospettiva, molto più ampia. Decisamente interessante anche perché ci fa conoscere come l’Austria ha vissuto i ruggenti anni ’20.

Anche i personaggi questa volta non sono rinchiusi in una location, ma si aprono in tutta la grandiosità della vecchia città imperiale. Quindi giriamo insieme ad Ernestine e Anton per le vie di una Vienna con i taxi, le automobili che stanno gentilmente rimpiazzando le carrozze. Si allargano i punti di vista e i personaggi che, nel precedente romanzo non esistevano, iniziano a prendere una loro forma. Una loro forza che l’impone nella mente del lettore. Ed incominciamo ad affezionarci a Heide e Rosa, rispettivamente figlia e nipote di Anton. Conosciamo Mitzi, la proprietaria del bar dove Anton va a giocare (o guardar giocare) a scacchi. Conosciamo i locali dell’epoca e veniamo travolti in questo valzer che ci porta in giro per le strade viennesi.

Anche la costruzione del romanzo, la storia gialla se vogliamo chiamarla così, acquisisce una sua personalità, una storia che racconta la drammaticità sociale di un’epoca (non posso dirvi niente di più) e condensa una sua costruzione complessa e non evidente come nel precedente. Un passo importante e in avanti per Beate Maly che inizia a posare la sua impronta con i suoi personaggi (ancora un po’ troppo rigidini per i miei gusti) e scalfisce i cuori dei lettori.

Sicuramente leggerò anche la loro prossima avventura, con meno criticità ma con vera curiosità.

TRAMA

Vienna, 1923. Ernestine Kirsch riesce ancora una volta a sorprendere il suo amico Anton Böck, procurandosi i biglietti del Teatro dell’Opera di Vienna per una nuova commedia dove canta Hermine Egger, di cui entrambi i pensionati sono grandi fan. Prima dell’inizio dello spettacolo Ernestine, in attesa di ricevere l’autografo, assiste involontariamente ad una discussione accesa tra i protagonisti, così, quando il cadavere della cantante viene ritrovato nel vano dell’ascensore, non crede che si tratti di un incidente. Spinta dal desiderio di fare luce sul destino della loro beniamina, la nostra coppia di detective bizzarri si mette a indagare tra i tavolini dei caffè viennesi e dietro le quinte del Teatro…

Traduzione: Rachele Salerno

4.5Overall Score

Morte in scena a Vienna

LA SECONDA AVVENTURA DI ERNESTINE E ANTON, UN PUNTO A FAVORE DI BEATE MALY di MANUEL FIGLIOLINI Dopo "Omicidio al Grand Hotel" torna nelle librerie italiane Beate Maly con le avventure dei suoi ...

  • Trama
    4.5
  • Suspense
    4.5
  • Scrittura
    4.5

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