L'ombra del potere

L'ombra del potere

UN THRILLER DA BRIVIDI

Tutto ciò che sembra chiaro è corrotto e tutto ciò che sembra corrotto è chiaro.

Questa è una delle frasi più celebri di The Good Shepherd – L’ombra del potere, film del 2006 che ha fatto la storia della cinematografia del primo decennio del duemila. Ora, Viveca Sten, avvocatessa di Stoccolma e scrittrice di thriller di successo ne prende sia il titolo che il mood di intrighi, fame di gloria, ambizione, falsità e crudeltà, nel suo nuovo romanzo. Un libro che è un thriller solo per genere perché l’autrice, in realtà, ne scompone la struttura narrativa e lo trasforma in un romanzo dove i sentimenti e le azioni non partono e non passano attraverso l’omicidio in sé, ma attraverso lo scopo che ha effettivamente uccidere.

L’ombra del potere di Stein parte da una innocua e apparente ambizione: costruire una villa da sogno in una delle isolette del mar Baltico che circondano Stoccolma. Un posto per ricchi, la cui esclusività è data dall’incanto della location e dalla vicinanza relativa alla capitale. Quasi un rifugio per milionari in cerca di benessere e bellezza.

A volere la villa da sogno è Carsten Jonsson, un ambizioso finanziere che proprio con quella casa da svariati milioni e meravigliosa da morire vuole mostrare alle persone che lo hanno maltratto e non considerato quando ero solo un giovane senza risorse chi è realmente diventato. Insomma una casa simbolo, dove il faccendiere Jonsson vuole anche trattare e concludere affari in assoluta privacy e ricevere soci e collaborati che magari è meglio non mostrare a tutti.

L’isola, però, è piccola e la costruzione di una sorta di maniero come quello fa mugugnare molti e le proteste si fanno sentire, soprattutto quelle del vicino. Carsten ovviamente se ne infischia e non solo completa la sua villa da sogno ma la inaugura anche in pompa magna. Ma proprio quando tutto sembra andare alla grande, un incendio terribile ne distrugge la dependance e qualcuno muore.

Da questo momento in poi l’intero romanzo cambia sentiment e da semplice thriller diventa qualcosa che fa rabbrividire i lettori pagina dopo pagina.

Viveca Stein ha uno scopo, raccontare il buio dell’animo umano, lo ha già fatto nei suoi romanzi precedenti, ma in questo va anche oltre e come nel film del 2006 traccia il confine netto tra il nero dell’odio, della vendetta e del potere, e il chiaro di chi indaga per amore della giustizia e del bene. Il risultato sono personaggi fortissimi e di grande impatto. Uomini e donne divisi da una linea marcatissima e sottile che induce i lettori a pensare, parteggiare, addolorarsi per tutti loro.

L’ombra del potere quindi non è il solito thriller e quindi va letto perché anche nei romanzi di genere si può trovare il genio del vero talento.

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Editore: Marsilio
Anno: 2020