LA BARALDI CHE ASPETTAVAMO!
Ed eccoci al libro che ogni fan e lettore di Barbara Baraldi sognava di leggere senza avere il coraggio di chiedergli di scrivere.
Barbara così lo ha fatto di sua sponte perché è sempre stata una scrittrice generosa nei confronti dei sui lettori nonché una donna indubbiamente intuitiva.
E allora via libera a un thriller che di scontato e banale non ha proprio nulla, a partire “dall’invasione” di ragni in uno dei ponti più importanti di Torino, al protagonista del racconto, quel sostituto procuratore Francesco Scalviati, padre di Aurora, che nei precedenti romanzi dell’autrice ha quasi lo stesso ruolo della moglie del tenente Colombo, una figura talmente mitologica che gli basta essere evocata, fino ai coprotagonisti del libro come la giornalista investigativa e il giovane agente dell’FBI.
C’è tanta roba ne La stagione dei ragni che conta ben 552 pagine, ma i lettori non se ne accorgono e continuano a girare e girare perché quello che leggono è affascinante, emotivamente forte e del tutto nuovo. Così come sembra nuova, o perlomeno recentemente lucidata, anche la scrittura delle Baraldi che, per carità, è sempre stata brava, ma in questo ultimo romanzo è come se avesse scelto ogni termine, ogni immagine, ogni parola con estremissima cura perché avendo una storia potente si è guardata bene da sciuparla con una scrittura non altezza.
Il risultato è un gran thriller, di ambientazione e atmosfera, con una ricostruzione attentissima e colta del periodo storico narrato.
Forse, se proprio si dovesse cercare un difetto lo schema del “mostro di Firenze” potrebbe magari far torcere il naso a qualche lettore patito della storia del serial killer più famoso di Italia, ma anche questo cosa, in realtà, è superabile perché ci sono sempre i lettori più giovani, quelli delle nuove generazioni che hanno fame e curiosità infinite e a loro dico: leggete La stagione dei ragni perché la Baraldi ha fatto davvero un buon lavoro!
La stagione dei ragni
LA BARALDI CHE ASPETTAVAMO! Ed eccoci al libro che ogni fan e lettore di Barbara Baraldi sognava di leggere senza avere il coraggio di chiedergli di scrivere. Barbara così lo ha fatto di sua ...