Il silenzio dei morti

Il silenzio dei morti

Genere:
Editore:

Published: 04/11/2022

Format: Brossura

ISBN: 9783740813598

QUANDO LA STORIA SCAVA L’ANIMA DI UN POPOLO

di BARBARA MONTEVERDI

Benvenuto al commissario Preusser e al tremore costante delle sue mani, strascico da shock post traumatico alla fine di una guerra insensata (come tutte le guerre) e devastante (come tutte le guerre). Lo incontriamo per la prima volta il 25 maggio 1967, bagnato dalla sgradevole pioggia di una primavera che non si decide a dichiararsi e cincischia sopra una Francoforte in faticosa ricostruzione di anime ed edifici.

Preusser no, lui non cincischia quando gli servono sul vassoio il corpo di un giovane uomo, presumibilmente americano, certamente di origini ebraiche, che si vorrebbe morto a causa di una rapina andata storta, ma si intuisce che dietro c’è qualcosa di molto diverso e politicamente imbarazzante.

Questo noir teutonico ha tutte le carte in regola: periodo storico ben delineato, personaggi netti e più di un accenno alle differenze generazionali e al senso di colpa di una nazione, senza tralasciare morti ammazzati, agguati e indagini rese difficili dalla cautela delle alte sfere.

Trascorse qualche secondo, durante il quale Preusser ebbe l’impressione di sentir ticchettare il cervello di Deckers intento a soppesare le conseguenze, e soprattutto a valutare la propria posizione. Gli era capitato spesso di vedere così il comandante. Come un topo in trappola, che cerca disperatamente una via d’uscita. Lui detestava le situazioni in cui acchiappare i malviventi era secondario rispetto al tentativo di mettersi al riparo.

La Seconda Guerra Mondiale è terminata da una ventina d’anni, ma fa ancora male e spesso Preusser (pungolato dalle critiche sferzanti della figlia liceale) si interroga sul suo passato e su quello della Germania, cosciente che, se non tutti i tedeschi sono stati carnefici, quasi tutti hanno obbedito ciecamente a ordini che li hanno tramutati in macchine di morte e ora rifarsi un’anima diventa una fatica improba.

E’ veramente interessante scoprire, attraverso il racconto, la psicologia di una nazione che sta risorgendo dalle ceneri di una guerra da lei scatenata e le contraddizioni inevitabili nei comportamenti sociali. Questo è il pezzo forte del libro che stiamo leggendo, mentre l’indagine prosegue con qualche intoppo ma senza grande suspense perché – come accade spesso con gli autori tedeschi – Rosar racconta gli avvenimenti con ordine e precisione lasciando, però, il brivido dell’imprevisto fuori dalla porta. Ma non sempre: a metà romanzo la storia si ammanta di mistero, agguati e qualche brivido ben calibrato, così da soddisfare la fame d’azione di noi lettori passivi, ma esigenti. Niente di travolgente, però abbastanza da riattizzare l’interesse investigativo che rischierebbe di appannarsi sotto la lista corposa di personaggi anche solo passeggeri, ma dai nomi teutonicamente complessi, se non si parla la lingua, e non facili da tenere a mente.

Ebbene sì, tra Kinghammer, Bockenheim, Petzhold e via discorrendo, l’esercizio mnemonico del lettore è un pochino impegnativo, ma ne vale la pena: abbiamo tra le mani un racconto solido, profondo e con qualche sorpresa “nera” ben calibrata. Classico e ben confezionato.

TRAMA

Francoforte, maggio 1967. Il corpo di un giornalista americano che sta raccontando i processi di Auschwitz viene ritrovato nel fiume Meno. Poiché il morto era lui stesso un ebreo, il caso acquisisce un potere politico esplosivo. Delle indagini è incaricato l’ispettore Preusser che ha combattuto nell’esercito tedesco durante la Seconda guerra ed è stato due anni prigioniero in Russia. Per questo l’indagine lo costringe a fare i conti con i propri sensi di colpa. Preusser, infatti è convinto che dietro al delitto ci sia l’insabbiamento dei crimini di guerra di cui lui stesso è stato in parte testimone. L’insolita fretta di capo e colleghi per chiudere il caso etichettandolo come rapina finita male, non fa che accrescere i suoi sospetti.

Traduzione: Simone Aglan-Buttazzi

Ascolta e guarda l’incipit letto da Barbara:

 

4.4Overall Score

Il silenzio dei morti

QUANDO LA STORIA SCAVA L’ANIMA DI UN POPOLO di BARBARA MONTEVERDI Benvenuto al commissario Preusser e al tremore costante delle sue mani, strascico da shock post traumatico alla fine di una ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    3.8
  • Scrittura
    4.5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *