LA NUOVA INDAGINE DI ELENA MACCHI NON DELUDE IL LETTORE

Laura Veroni con Il passato non muore, torna ad aprire la porta al P.M Elena Macchi e alla sua nuova indagine.

Lo stile del romanzo, agile e scorrevole, porta il lettore a immergersi da subito in una lettura piacevole. Il libro si rivela il tipico giallo “a enigma”, dove si privilegia il ragionamento all’azione. Il lettore/investigatore si ritrova a sfogliare le pagine e a strutturare lui stesso un’indagine. L’autrice non trascura i particolari nella sua narrazione, così da permettere che i tasselli di questa storia possano trovare la loro collocazione, portando comunque il lettore fino alla fine del libro con un finale non così scontato.

È proprio una caratteristica di Laura Veroni quella di permettere al lettore di vivere il suo romanzo come fosse un reale interlocutore, al quale lei si rivolge indirettamente, ma comunque coinvolgendolo e consentendogli di vivere pienamente l’indagine. 

“Anche se i due delitti presentano le medesime modalità, è un mistero che nesso possa esserci tra di loro […] Se non troviamo la relazione, sarà molto difficile risalire all’omicida”

Una trama ben strutturata dove l’intreccio, gli ambienti e i personaggi sono visibili. Le tipiche atmosfere del giallo si respirano all’interno del romanzo stesso. L’aumento di tensione spicca capitolo dopo capitolo, trasportando il lettore a immergersi nel libro.

Ancora una volta Laura Veroni è riuscita a scrivere un romanzo appassionante e non banale, permettendo al lettore di identificare in modo chiaro le vittime e il loro assassino, senza mai abbandonare tutti gli altri protagonisti, che arricchiscono questo libro di forti personalità. La scrittura si arricchisce anche dell’ambiente che accoglie questa storia e che non predomina gli altri elementi, ma è perfettamente vivibile.

È un romanzo che ha carattere e forza. Come sempre, Laura Veroni, non ha deluso il lettore.