I figli della polvere

I figli della polvere

Genere:
Editore:

Published: 08/07/2021

Format: Brossura

ISBN: 9788823528482

BRIVIDI D’ORRORE IN UNA TERRA SENZ’ANIMA

Siamo a Reykjavik, Islanda. Ovviamente è inverno, ovviamente ci sono dei delitti da svelare, ovviamente l’ispettore Erlendur, preposto al caso, ha una situazione familiare a dir poco disastrosa: divorziato, due figli, la femmina tossica e nelle mani di un compagno che la batte come un materasso, il figlio alcolizzato.

Erlendur provava un affetto particolare per la figlia, e spesso si era sentito in colpa per non aver resistito più a lungo in quel matrimonio ormai morto: forse, se avesse stretto i denti, sarebbe riuscito a tenere i figli lontano dalle dipendenze. Era tormentato dal rimorso. Al tempo stesso, però, si sentiva sollevato per non doversi sobbarcare le responsabilità di una vita famigliare, e si godeva quella libertà che la solitudine gli offriva. Aveva accettato il fatto di non essere un buon marito, né un buon padre. Ma questo non bastava a liberarlo dai rimpianti. Difatti, era tuttora assai suscettibile a qualsiasi argomento si ricollegasse ai suoi figli e al modo in cui si erano rovinati la vita.

E’ piuttosto evidente che la scrittura di Indridason non è del genere che possa alleggerire un racconto già di per sé piuttosto impegnativo. Facciamo perciò un bel respiro ed immergiamoci nelle acque gelide di questa storia.

Daniel e Pàlmi sono due fratelli con molti anni di differenza. Daniel, il maggiore, ha gravi problemi psichici e vive da parecchio tempo in una casa di cura. Pàlmi lo visita regolarmente più per senso del dovere (è rimasto solo lui ad occuparsene) che per spinta affettiva. E si capirà presto perché.

Incontriamo i due uomini nel momento clou dell’azione, quando Daniel si suicida gettandosi dal quinto piano della clinica sotto gli occhi del fratello. Il quale, pur non dimostrando una particolare devastazione emotiva (ma siamo nel Nord del mondo, forse queste persone sono proprio fatte così e sbagliamo noi mediterranei a farci travolgere dagli eventi) decide di comprendere meglio le motivazione di una morte in qualche modo inaspettata, anche sulla base di una circostanza curiosa: negli ultimi tempi Daniel aveva ricevuto più volte la visita di un anziano insegnante, ucciso nel rogo della sua villetta la notte stessa del suicidio di Daniel.

A partire da qui, gli eventi si ingarbugliano e avviluppano il lettore che, nonostante il freddo nordico che spira anche tra i protagonisti, comincia a prendere gusto alla vicenda e a chiedersi cosa c’è dietro. Così, sorvolando su qualche incongruenza nel comportamento delle Forze dell’Ordine a volte un po’ spaesate, ecco che il quadro criminale si delinea sempre più, mostrando aspetti che vanno dalla pedofilia alla sperimentazione chimica non autorizzata su minori e ricorda tanto le alzate di ingegno del famigerato dottor (?) Mengele.

Ma ciò che agghiaccia veramente è l’atteggiamento al limite dell’autismo degli adulti che dovrebbero crescere e difendere i bambini della comunità: possibile che genitori, insegnanti, lo stesso preside dell’istituto che viene coinvolto nell’inchiesta, non si accorgano mai di nulla?

Vi avevo avvisati: nuotiamo in acque gelide; però alla fine riusciamo a tornare a riva, infreddoliti e col fiato corto ma vivi. Ed è molto di più di quel che toccherà in sorte a molte delle persone che popolano questo romanzo.

TRAMA

In una fredda notte di gennaio, Daníel, da anni ricoverato per schizofrenia presso un ospedale psichiatrico di Reykjavík, si uccide gettandosi da una finestra sotto gli occhi del fratello Pálmi. Poche ore dopo, in un altro quartiere, un anziano insegnante in pensione muore nell’incendio doloso della sua casa. Le due morti, apparentemente così lontane fra loro, hanno in realtà un punto di contatto: Daníel è stato allievo del professore negli anni Sessanta e i due negli ultimi tempi si erano incontrati più volte… Ora spetta all’ispettore Erlendur e alla sua squadra investigativa scoprire quale segreto inimmaginabile nasconde questa turbolenta relazione. Personaggi avvincenti, suspense, dilemmi morali e ricerca della giustizia: in questo primo thriller della serie troviamo tutti gli elementi che hanno portato Arnaldur Indriðason al successo internazionale e facciamo conoscenza con il tormentato e geniale Erlendur, cupo e mutevole come il cielo islandese.

Traduzione: Alessandro Storti

Se vuoi ascoltare l’incipit letto da Barbara:

 

3.5Overall Score

I figli della polvere

BRIVIDI D'ORRORE IN UNA TERRA SENZ'ANIMA Siamo a Reykjavik, Islanda. Ovviamente è inverno, ovviamente ci sono dei delitti da svelare, ovviamente l'ispettore Erlendur, preposto al caso, ha una ...

  • Trama
    3.5
  • Suspense
    3.5
  • Scrittura
    3.5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *