UNA SCRITTRICE GRANITICA TRA I SASSI DI MATERA
Lei è Piera Carlomagno una delle scrittrici di genere più premiate in Italia. Ogni suo libro sbanca i concorsi, ogni suo libro è un nuovo mondo. Con “Una favolosa estate di morte” edito da Rizzoli nella bellissima collana NeroRizzoli, ci regala un’altra imperdibile perla.
Innanzitutto è d’obbligo complimentarsi con questa bellissima collana che difficilmente sbaglia un colpo. Libri scritti da i più grandi autori italiani che cercano dentro di loro nuovi personaggi e nuove forme di scrittura, confermandosi tutti dei grandi autori.
Una trama intricata, con tanti personaggi che ruotano intorno alla coppia morta abbracciata nei calanchi di Pisticci. Siamo nel materano, siamo dove i sassi diventano Patrimonio dell’Unesco, siamo in quella che sarà , nel 2019, la capitale della cultura. La società che conta, quella dei notabili, degli architetti di grido, viene colpita nell’intimo. Nella parte più nascosta. Sante Bruno, architetto, viene trovato morto abbracciato ad una bellissima donna Floriana Montemurro, figlia di uno dei più famosi notai della zona. Loris Ferrara, magistrato, deve indagare su questo strano omicidio ma non sarà solo. Chiederà aiuto alla patologa forense Viola Guarino.
Detta così potrebbe sembrare un romanzo come tanti, morti, indagine e risoluzione del caso. Invece nel tradizionale giallo, Piera Carlomagno abbatte come una scure la sua capacità di scrittrice e dà al romanzo quell’ingrediente in più che lo rende diverso dagli altri. Una scrittura evocativa ed avvolgente, racconta di luoghi e per noi è come essere lì, racconta di persone e noi siamo con loro. Una scrittura che riesce a gestire la suspense in alcuni punti ricordando Hitchcock. La quiete e la normalità che vengono travolte dalla morte. Così all’improvviso.
Altro punto a favore di questo romanzo è l’ambientazione, perfetta. Non tanto perché i sassi di Matera sono molto particolari. Ma perché la scrittrice riesce a far risaltare questa bellezza e le sue contraddizioni senza stucchevoli ed ovvie narrazioni ma immergendoli in una storia. Dove la tradizione incontra la contemporaneità, dove la provincia si scontra con il mondo.
Un romanzo da consigliato, una protagonista divisa tra il suo essere “strega” e donna forte, un viaggio anche dal salotto di casa. E quanto ne abbiamo bisogno in questo periodo.
Ti tocco e nella testa sento chiasso di ferraglia. Ti sfioro, furtivo, come quando ci presentarono. Il gomito con il gomito, la mano con la mano, la coscia con la coscia, prendendomi beffe di tutti, che erano lì presenti, e scegliendo te che non avevo mai visto prima e che accoglievi quelle carezze e le ricambiavi, agganciando il mio sguardo in un istante spaventoso di fuoco. Diversa, quella paura era diversa dal terrore sconsiderato che provo ora, muto e con la solitudine appiccicata addosso.
La nostra presentazione al Covo della Ladra: link
Editore: Rizzoli
Anno: 2019