IL FASCINO INTRAMONTABILE DEL GIALLO STORICO
A tutti a scuola è capitato di studiare le idi di marzo, la figura di Marco Tullio Cicerone e la storia di Roma antica ma tra le pagine dei manuali non c’era mai la narrazione degli uomini che quella storia l’hanno fatta, né tanto meno della loro vita privata. Una vita altrettanto ricca e affascinante, tormentata e emozionante quanto la loro figura di uomini di stato.
In Tenebre ultima fatica letteraria di Antonella Prenner, edito da SEM a maggio scorso, l’autrice parte proprio dalle lettere private scritte da Marco Tullio Cicerone alla giovane figlia per raccontare le pagine di storia più importanti dell’antichità e insieme tessere la trama di un giallo che si dipana tra intrighi e assassini, lotte di potere e buone intenzioni. Alle idi di marzo del 44 a.C. Cesare viene barbaramente ucciso con decine di coltellate. A Cicerone appare in sogno proprio il condottiero augusto e gli rivela il giorno della sua morte e la caduta sotto i colpi sferrarti dai pugnali dei suoi congiurati.
Cicerone ne rimane angosciato e afflitto. Da una parte con la caduta di un vero imperatore come Cesare forse la città di Roma potrà tornare alla Repubblica ed essere restituita ai cittadini, dall’altra l’assassinio di una personalità come il dux non potrà non portare disordine e scompiglio nella città e nell’Impero.
Ho scritto a Bruto e Cassio prima che a tutti gli altri: non è prudente per loro tornare in città ma che almeno si diano da fare in Oriente, incomincino a reclutare fin d’ora ogni possibile sostegno perché la guerra dilagherà.
Questo scriveva Cicerone nelle sue lettere private all’amata figlia Tullia all’indomani dell’uccisione di Cesare e la sua previsione non era tarda ad arrivare. La guerra civile dilagò tanto in fretta quanto cruentemente. Roma si tinse di rosso sangue. Le vendette e le rappresaglie furono ovunque. Il sogno ciceroniano di una Res Publica democratica, forte e giusta naufragò tra intrighi e drammi, sete di potere e di dare morte.
Tenebre ha dunque il doppio binario della storia che è stata e della storia personale di un padre che si vede costretto a raccontare attraverso le epistole il proprio fallimento politico e sociale alla figlia. Intimità e guerra. Amore e castigo. In un romanzo bello e appassionante dove l’eccelsa cultura dell’autrice, la sua incredibile conoscenza della storia e dei fatti, il suo lessico perfetto ma mai accademico regalano ai lettori uno dei gialli storici più eleganti e sorprendenti del 2018.
Editore: SEM
Anno: 2018