Rosso profondo

Rosso profondo

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Published: 11/04/2025

Format: brossura

ISBN: 9791282079013

L’ABITO PIU’GIUSTO PER MORIRE

di ANTONIA DEL SAMBRO

Ci sono indagini che partono da preconcetti. Ci sono omicidi di serie B dove le vittime sono vittime due volte perché la loro morte non è ammantata né di umana pietas, né di sgomento per una vita che se ne è andata, ma solo da tristi e miseri pregiudizi. Pregiudizi così forti e pervicaci da intralciare le indagini, far latitare la verità e confondere il giusto con la più profonda delle ingiustizie.

E così quando un barbone trova il corpo senza vita di una donna sotto il viadotto della tangenziale di Torino è più sbalordito dalla costosa stoffa di chiffon rosso del vestito che la vittima indossa che dal pensiero che una persona è morta e che probabilmente qualcuno l’ha uccisa.

Un sentiment sterile e miserrimo che si propaga a macchia d’olio a chiunque si ritrova ad avere a che fare con quella morte, inquirenti compresi.

Perché nella Torino dalle mille contraddizioni dove in poche centinaia di metri convivono palazzi ottocenteschi abitanti da gente abbiente e palazzine in degrado affittate al proletariato straniero l’amalgama sociale prende il sopravvento solo di notte e non tocca neppure tutti gli abitanti, perché alla fine persistono confort zone invalicabili e inaccessibili per i più, aree esclusive dove chi indossa abiti di chiffon di fattura elegante poi non può andare a morire sotto un viadotto di periferia.

E quindi qualcosa non torna.

Non torna all’opinione pubblica che giudica e si indigna, bisbigliando sottovoce “eh signora mia, che brutti giri frequentava quella donna!”; e non torna alle stesse Forze dell’Ordine che decidono di seguire piste diverse attraverso task force diverse perchè su quel delitto ognuno pensa l’esatto contrario dell’altro.

Intanto la donna è morta e praticamente a nessuno viene in mente che la vittima sia solo lei.

Mia moglie viveva una sorta di doppia realtà…Lei era delusa dalla sua vita. Avrebbe voluto vivere “alla grande”, e avrebbe voluto che io stesso fossi una persona diversa, più importante…in privato mi insultava, diceva che ero solo un impiegato.

E allora, se non si può vivere lussuosamente e soddisfacentemente come si vuole, tanto vale morire almeno fasciata di elegante chiffon rosso profondo.

Pensieri piccoli per persone piccole.

Antonio Paolacci e Paola Ronco in questo thriller ispirato a un fatto reale di cronaca nera in alcune pagine fanno i bravi scrittori, in altre fanno gli eccezionali cronisti e altre ancora si cimentano perfino come detective. Il risultato è un romanzo che si divora pagina dopo pagina e che fa riflettere su quanto la narrativa italiana di genere sia a un livello talmente alto per struttura, stile e linguaggio che dovrebbe essere la più tradotta al mondo.

TRAMA

Il 15 settembre 1991, sotto un viadotto della tangenziale torinese, viene ritrovato il corpo senza vita di una donna vestita con un abito rosso in chiffon di seta. I giornali la chiamano subito la «signora in rosso», citando il titolo di un film di qualche anno prima, e così ancora oggi è ricordata. Il suo nome vero è Franca Demichela, ha 48 anni, è figlia di un dirigente Fiat ed è sempre stata considerata una persona stravagante. Il caso, rimasto irrisolto, vede tra i principali sospettati il marito Giorgio Capra, 49 anni, impiegato Fiat, e un gruppo di tre «slavi» che Franca ha incontrato la sera prima della morte. Inquirenti e opinione pubblica si dividono presto in due fazioni opposte, simboleggiate dalla rivalità accesissima tra polizia e carabinieri, che si ritrovano entrambe a indagare con convinzioni molto diverse. Trent’anni dopo, scavando fra testimonianze e archivi, una coppia di scrittori inizia a raccontare quel caso proprio quando la procura decide di riaprirlo. Ne nasce un’indagine su un omicidio (o forse un femminicidio) che va oltre la sola ricerca di un colpevole e diventa uno straordinario romanzo dal vero. Partendo dagli anni in cui tutto iniziava a cambiare e dal cuore oscuro di Torino, città simbolo del sistema economico italiano, nonché capitale dell’esoterismo e dell’occulto, Rosso profondo racconta una storia oltre il prisma distorto dei luoghi comuni e degli stereotipi, una storia misteriosa come ogni delitto e impietosa come un’inchiesta sull’anima inquieta di questo paese.

 

 

 

5.0Overall Score

Rosso profondo

L’ABITO PIU’GIUSTO PER MORIRE di ANTONIA DEL SAMBRO Ci sono indagini che partono da preconcetti. Ci sono omicidi di serie B dove le vittime sono vittime due volte perché la loro morte non è ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    5.0