IL DETECTIVE SENZA NOME VENUTO DALLA GERMANIA
Algovia, pochi giorni a Natale. Il commissario Kluftinger, deciso a mostrare le bellezze locali alla fidanzata del figlio, che l’ha portata con sé per le vacanze, s’imbatte in un cadavere riverso nella neve sulla riva del lago di Alatsee, una delle attrazioni turistiche più affascinanti e misteriose della zona, di per sé bellissima, dei castelli di Ludovico II di Baviera, detto il re delle fiabe.
Tutt’intorno, un’enorme macchia rosso scuro sembra far ipotizzare la presenza sul corpo di un’orribile ferita. Ma le cose, come il commissario constaterà ben presto di persona, non sono esattamente come sembrano…
Inizia così Mistero in fondo al lago, l’ultima avventura del commissario Kluftinger, nato dalla penna di Volker Klüpfel e Michael Kobr ed edito in Italia dalla Emons Edizioni per la collana Gialli tedeschi (dopo Spiccioli per il latte, pubblicato dalla Emons quasi tre anni fa: in patria, il commissario è invece già arrivato alla decima avventura).
Antieroe bistrattato in famiglia, composta dalla moglie Erika, mamma-chioccia dell’unico figlio Markus – piombato nella casa paterna con l’esotica Yumiko detta Miki, l’imperscrutabile fidanzatina – Kluftinger appare – ma, attenzione, si tratta appunto solo di un’apparenza… – più o meno costantemente preda d’un senso di profonda inadeguatezza, che l’inaspettato arrivo della futura nuora non fa che peggiorare.
Tra l’altro all’inizio, complice appunto il nomignolo, lui la crede un’americana, e quando poi scopre che invece è giapponese (per quanto la ragazza viva in Germania e parli un perfetto tedesco) ha una specie di shock e inizia compulsivamente a inanellare una serie di gaffe basate sui più vieti luoghi comuni sul Sol Levante…
Divertenti, in questo senso, ancora la falsa partenza di Klutfinger, che con tono da cicerone conduce il gruppetto ad ammirare uno dei più bei laghi della zona… purtroppo a secco durante il periodo invernale, le scenette farsesche al ristorante di pesce crudo e a teatro, le scaramucce con la moglie, l’imbarazzante trattativa nel negozio d’intimo di lusso dove il commissario s’è incautamente avventurato per i regali di Natale, le schermaglie verbali con lo spocchioso medico di famiglia e insopportabile vicino di casa e con la collega Friedel Marx, spalla fin troppo presente, appassionata cultrice di ammorbanti cigarilli e pareri non richiesti, con le conseguenti piccole meschinità dettate dalla voglia di rivalsa…
Il tutto rilassa e diverte e funziona, quasi sempre – anche se non proprio sempre, qualche lungaggine c’è – ad allentare la tensione e ricaricare la capacità di seguire con la dovuta freschezza mentale l’intreccio principale: che si svela con una certa lentezza ed è davvero complicato, con quei batteri rosso sangue che affiorano dal fondo del lago, il lago stesso, difficilissimo da esplorare e in effetti in parte inesplorato, le cupe leggende che s’intrecciano sui suoi fondali e sulle rive dove ancora s’aggirano folletti tesorieri e anime in pena e dove nessuno, soprattutto d’inverno, s’avventura volentieri…
E ancora il simbolo oscuro tracciato nella neve accanto al corpo esanime del giovane in cui il commissario s’imbatte per caso – e lì per lì lo crede morto ma il ragazzo non lo è, primo d’una serie di abbagli che per un po’ Kluftinger sembrerà incapace di arginare -, le segrete alleanze tra attempati ex commilitoni, il tesoro perduto dei Rotschild e l’arma segreta del Terzo Reich, le morti misteriose nell’Alatsee e i sinistri reperti della Seconda Guerra che affiorano dal fondale, le troupe di ricercatori che non si sa bene cosa ricerchino, gli architetti sprezzanti e i bottegai reticenti…
Mistero in fondo al lago è un giallo divertente dall’intreccio curioso e inusuale in cui la figura del commissario Kluftinger (di cui, tra parentesi, non viene mai detto il nome…), a mezza strada tra inesorabile impaccio e tagliente acume investigativo, spicca, appunto, per le sue contraddizioni, che lo rendono un personaggio apprezzabile per le sue caratteristiche a tutto tondo.
Traduttore: Anna Carbone
Editore: Emons
Anno: 2019