L'ultimo rintocco

L'ultimo rintocco

UNA CORSA CONTRO IL TEMPO

“Anche con una pelle d’agnello sulle spalle, un lupo resterà sempre un lupo. In cerca di una preda.”

Diego Pitea si è rivelato uno scrittore interessante e “L’ultimo rintocco” è un romanzo che non si può dimenticare con facilità. La lettura è scorrevole e ritmata, grazie a una trama intensa, ricca di tensione e soprattutto perfetta per ipnotizzare il lettore.

I nostri occhi corrono veloci tra le parole di questo thriller, la cui struttura narrativa si sviluppa su più filoni apparentemente distinti, ma in realtà legati ai protagonisti, forti e magnetici, intorno ai quali ruota l’intera storia. La corsa contro il tempo che i personaggi devono compiere, viene vissuta con forza ed energia dallo stesso lettore. Il ticchettio incessante dell’orologio è percepito pagina dopo pagina. È insistente, travolgente e risuona nell’intero romanzo.

Il libro risulta ben costruito e ha una struttura portante che porta a vivere con intensità e attenzione i diversi aspetti narrati. Con particolare capacità l’autore riesce a far percepire al lettore la crudeltà e l’implacabile spietatezza del serial killer attraverso gli occhi dei protagonisti.

Tecnicamente risulta un romanzo dove vi è un lavoro approfondito e consapevole sulla narrazione. Forse in alcuni momenti manca di quel dinamismo tipico di un testo thriller.

Ma nell’insieme la scrittura attenta e brillante dell’autore, afferra con forza il lettore e lo trascina fino all’ultimo rintocco.

Man mano che la mente ricordava, venivano alla luce i mostri della memoria e l’aggredivano, facendogli avvertire un dolore mai provato.

Edizioni: GoWare
Anno: 2020