La ragazza con la pistola

La ragazza con la pistola

DALLA STORIA, RIFLESSIONE ED IRONIA

A volte la vita e il destino sembrano punirti invece ti stanno mostrando solo la strada per il successo, per quello che è il tuo ruolo nel mondo e nella storia. Ed è quello che succede a Constance
Kopp nel 1914 in New Jersey. Una ragazza diversa da tutte le altre della sua epoca, che sembra avere doti naturali e propensione personale per ritagliarsi un vero e proprio cammeo nella storia del suo tempo. In una America fatta di uomini prepotenti e dediti alla violenza Constance si rifiuta di interpretare il ruolo della povera ragazza indifesa che accetta passivamente i soprusi e si rassegna.

Lei lotta e si impone per fare giustizia. Non teme nulla, neppure quel bruto di Hennry Kaufman, abituato a comandare e farsi obbedire in un territorio che considera suo come la fabbrica di cui è
proprietario. E così un giorno qualunque l’uomo distrugge il calesse delle sorelle Kopp, non solo, pensando di farla franca come sempre continua a minacciare e intimorire. Fino a che lo sceriffo della città convince Constance a trovare le prove per incriminarlo invece di continuare a fargli una guerra che potrebbe non vincere mai. E per incoraggiarla ancora di più lo sceriffo gli permette anche di usare un’arma. Questo sarà il destino della giovane ragazza del New Jersey.

Constance diventerà una delle più brave della sua epoca a dare la caccia ai criminali e a saper maneggiare le armi. Diventerà la ragazza con la pistola. La prima donna vicesceriffo della storia.
La ragazza con la pistola può all’apparenza essere considerato un romanzo femminista, una glorificazione della donna in quanto tale e una rivendicazione del suo ruolo nella società. Invece no. Il romanzo è zeppo di curiosità di una epoca passata, di inseguimenti e azione, di dialoghi mai banali e ben congeniati, di duelli personali se non proprio da western cinematografico quantomeno da tenere incollati i lettori alle pagine.

Uno sceriffo può sempre trovare il modo di intascarsi del denaro extra. Ma io non sono quel tipo di sceriffo.

Amy Stewart partendo da una storia vera si diletta in una narrazione moderna dove in ogni pagina si sorride e si riflette, si tifa spudoratamente per i buoni e si tiene il fiato sospeso. Constance è l’amica che tutte le donne vorrebbero perché ha il coraggio di fare e di dire quello che a volta manca a ognuna di noi. È non solo moderna come donna e come personaggio ma è anche un esempio, se non da seguire almeno da tenere presente. E non perché spara benissimo ed è ardita ma perché da un evento che poteva diventare catastrofico per lei e le sue sorelle ne fa un portale per una vita nuova. Questo è in sintesi il messaggio di La ragazza con la pistola: non sappiamo mai dove ci porta il nostro destino, metterci continuamente alla prova senza piangerci addosso è l’unico modo per scoprirlo sul serio. Un messaggio universale, perfetto in ogni tempo e che non fa distinzioni di sesso o di ruolo. Attorno a tutto questo la Stewart ci costruisce un romanzo bellissimo. Unico e convincente.

Traduzione: Susanna Bourlot

Editore: Baldini+Castoldi
Anno: 2018

3.7Overall Score

La ragazza con la pistola

DALLA STORIA, RIFLESSIONE ED IRONIA A volte la vita e il destino sembrano punirti invece ti stanno mostrando solo la strada per il successo, per quello che è il tuo ruolo nel mondo e nella ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    3.0
  • Scrittura
    4.0

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