Il tempo umano

Il tempo umano

CASTORE E POLLUCE IN VERSIONE PULP

Strano libro, ricco di sfaccettature e piuttosto spiazzante, ma la storia c’è – opaca e inquietante fin dall’inizio – e lo scrittore pure. Perciò, mettiamoci comodi e vediamo dove Nisini ci vuole portare.

Siamo in una città dell’Italia centrale e Tommaso (dal cognome impronunciabile), insegnante di letteratura all’Università, si trova invischiato in una storia sentimentale che vede come interpreti principali una ex allieva, Beatrice, e la dilei sorella Maria. Nomi angelici per due giovani che potrebbero essere pericolose per l’equilibrio psichico del maschio Alfa. Le due ragazze sono figlie di un importante produttore di orologi di lusso la cui vita e creazione dell’azienda si interseca con quella di Tommaso fino a creare situazioni quasi metafisiche.

In cima alle scale mi ritrovai di fronte a un enorme salone circolare che costituiva una sorta di mansarda; ma non era una mansarda, e neanche un sottotetto, piuttosto un ambiente rialzato dall’architettura surreale, a metà tra una litografia di Escher e un progetto di Mario Botta, con uno sfarzoso divano color acciaio che dava le spalle a una libreria a forma di emiciclo. Davanti al divano si apriva una vetrata che affacciava sul parco. “Questa sala è stata progettata da mio marito per funzionare come un orologio” disse Adelaide spegnendo la sigaretta in un grosso posacenere di pietra.

Tante sono le sorprese legate alla vicenda (e non solo in relazione al tempo): se volete qualche corposa descrizione di sesso ben fatto, anche un tantino morboso, accomodatevi. Non capita spesso, ma nel caso specifico l’argomento è trattato con sapienza e da’ ottimi risultati. Forse Tommaso è un po’ monocorde con questa sua passione fisica che supera distanze e lo scorrere impietoso degli anni, ma possiede evidentemente una vitalità e una costanza invidiabili.

A tre quarti del libro arriviamo infine al “fattaccio” che non racconto, ovviamente, ma che si intuisce perfettamente – e questo è sicuramente un limite per quanto riguarda la suspense – fin dai primi scricchiolii. Non è un problema grave, perché questo libro si può leggere ed apprezzare per il suo aspetto romanzesco e visto che la parte “noir” (ma è meglio definirla pulp, visto i risultati finali) è confinata alle ultime 105 pagine su 415, non importa granché se l’emozione legata ad eventuali delitti è stemperata.

In realtà, ho molto apprezzato tutti i capitoli legati ad Alfredo, l’anziano proprietario della fabbrica di orologi, ed alla storia un poco esoterica del primo orologio regalatogli dal padre. Mi è sembrato che Nisini si sia trovato più a suo agio col vecchio industriale dall’anima artigiana, piuttosto che con il sofisticato Tommaso, un po’ algido e un po’ tonto come tutti gli uomini innamorati.

Attendo con curiosità il parere dei nostri lettori.

Editore: HarperCollins Italia
Anno: 2020

3.7Overall Score

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CASTORE E POLLUCE IN VERSIONE PULP Strano libro, ricco di sfaccettature e piuttosto spiazzante, ma la storia c'è - opaca e inquietante fin dall'inizio - e lo scrittore pure. Perciò, mettiamoci ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    3.0
  • Scrittura
    4.0

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