UN GIALLO, UNA VOCE PER RACCONTARE I PRIMI ANNI DEL SECOLO SCORSO
A questo mondo non otterrai mai niente se aspetti che gli eventi che desideri ti piovano dal cielo, devi provocarli.
Questa è una delle frasi più famose di un film del 1988, diretto da Mike Nichols, Una donna in carriera. E nonostante il libro di Francesco Abate sia assolutamente un giallo e non una commedia, in realtà, cambia molto poco perché il tema principale del romanzo è appunto la condizione della donna nel mondo del lavoro. Un mondo che nei primi del ‘900 in Sardegna come nel secondo decennio del 2000 nel mondo, sembra non essere cambiato poi così tanto.
E allora anche la graziosa Clara, figlia di un valoro capitano di marina scomparso in mare e di una donna asiatica morta nel darla alla luce, pur essendo nipote dell’imprenditore più ricco del posto deve combattere con pregiudizi, scherni, sarcasmo da quattro soldi e maschilismo becero, solo perché vuole fare la giornalista.
La giornalista, in Sardegna, nei primi del ‘900, in un mondo guidato e ad appannaggio esclusivo degli uomini. Pura follia!
Ma a volte, a differenza di quanto viene detto nel film di Nichols dell’88 gli eventi sembrano davvero piovere dal cielo e Clara grazie a una conoscenza femminile del posto si ritrova tra le mani una notizia tanto sconvolgente quanto drammatica: al porto, i ragazzini più poveri e che per guadagnarsi un tozzo di pane, ogni giorno si prestano ai lavori più umili e faticosi, stanno sparendo. Ma non basta, alla fine uno di questi poveri ragazzini viene ritrovato senza vita. Un corpicino che sembra un mucchio di stracci e sul quale qualcuno ha infierito e non poco.
A questo punto il romanzo di Abate non solo diventa un giallo a tutti gli effetti, ma magistralmente, diventa anche un romanzo sociale dove il lettore si ritrova a riflettere sulle miserie umane e sulla conseguenza delle stesse. La società della Sardegna dei primi del ‘900 è una società malata dove le donne vengono messe in un angolo o gli si lascia spazio solo per prendere il tè, suonare il pianoforte e indossare graziosi capellini, e i più deboli e indifesi sono alla mercè di pazzi e assassini.
E tutto questo viene raccontato da uno scrittore saggio, da uno scrittore bravo che alterna in maniera meravigliosa leggerezza e suspense, cultura e società, indifferenza e altruismo dei vari protagonisti e personaggi. I delitti della Salina è quel genere di romanzo trasversale che può essere letto da tutti e con lo stesso interesse perché alla fine non fa altro che narrare la vita. Quella vera.
Editore: Einaudi
Anno: 2020