Fuoco a Milano

Fuoco a Milano

A MILANO C’E’ UNA NUOVA COPPIA D’INVESTIGATORI

Un po’ come Watson descriveva ammirato le deduzioni di Holmes o il capitano Hastings quelle di Poirot, questo racconto è narrato dalla classica “spalla” che registra le gesta di un detective geniale.

Un breve noir ambientato a Milano e raccontato in prima persona dell’assistente di Domenico Menna, ex poliziotto convertito al ruolo d’investigatore privato, ovviamente di grande fama. Il detective Menna viene descritto come alto e grosso, bianco di capelli e dall’eleganza “stazzonata” dal suo amico narratore, il quale si autodefinisce l’accompagnatore, lo sherpa della “stella più brillante dello star system della criminologia milanese”.

In un vecchio palazzo dell’Isola, un tempo quartiere dimesso ma oggi vivace e modaiolo, un appartamento è andato a fuoco e si tratta di incendio doloso, senza alcun dubbio. All’interno c’è un cadavere dal volto carbonizzato e irriconoscibile, sulla porta dell’appartamento un cartello annerito ma leggibile recita: Solution Agenzia Matrimoniale. Un’attività in via di estinzione. Il corpo bruciato è quello del titolare? Chi mai vorrebbe morto un povero highlander di una professione stantia? Menna è convinto che per capire un delitto si debba studiare la vittima, più che gli ipotetici artefici del crimine.

Una scrittura dotata ma un po’ ingarbugliata, forse volutamente annodata in tanti discorsi uno dentro l’altro. Un poliziesco che, in fondo, non vuol prendersi troppo serio. Un racconto noir incorniciato in una Milano nostalgica e un po’ fuliginosa, diversa da come la vediamo ultimamente ed estranea al luccichio dei grattacieli, seppur questi si trovino a pochi passi dal luogo del delitto.

Editore: La Sirena
Anno: 2018