Fuga di Gas

Fuga di Gas

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’AMBIZIONE

Elizabeth Banks, regista e sceneggiatrice della pellicola Charlie’s Angels del 2019 fa dire a uno dei suoi protagonisti una frase emblematica e ambiziosissima come: “perché accontentarsi di fare l’angelo quando puoi fare Dio”.

Marco Gemma in Fuga di Gas, il suo ultimo libro pubblicato qualche mese fa non fa parlare così esplicitamente i suoi personaggi, ma intorno a un concetto simile a quello espresso nel film di Backs costruisce una storia di ambizione e riscatto, amicizia e ribellione, destino e avversione a esso.

Fuga di Gas è quindi un giallo, ma abbastanza singolare nel suo genere perché la tensione emotiva è ridotta al minimo e la suspense quasi nulla. Eppure non si riesce a non voltare pagina e a non farsi prendere dalla storia, una storia che si dipana essenzialmente in tre passaggi: desiderio, pensiero, azione.

Ora sul desiderio scatta l’immedesimazione del lettore perché diciamolo francamente chi è che non commette sciocchezze quando si innamora? E così Nando l’amico del cuore di Gaspare, detto Gas, quando si invaghisce perdutamente di una bella ragazza dai capelli rossi progetta una vita a spese del suo boss che intende truffare e abbandonare. Ma l’amore non corrisposto non solo fa male alla salute, ma fa male anche l’esistenza in generale e a mettere nei guai Nando è proprio l’oggetto dei suoi desideri.

Il pensiero quando è contaminato dalle emozioni diventa un’arma autolesionista e Gas ne paga tutte le conseguenze sulla sua esistenza dato che si ritrova tra due fuochi, di cui uno amico.

E l’azione diventa solo un effetto dei primi due passaggi.

Gas deve salvare il suo migliore amico anche se il boss per il quale lavora lo vuole morto o quantomeno moribondo e insieme portate avanti una farsa pericolosa e che coinvolge anche altre persone a cui è legato da rapporti di amicizia e affetto.

E quindi l’unica soluzione è la fuga? Forse o forse no.

Il libro di Marco Gemma si legge bene e velocemente perché è come se fosse una storia che ti racconta un amico al ristorante mentre gusti una zuppa toscana. Una di quelle storie talmente inverosimili da risultare subito convincenti. E il bello è che l’autore la racconta ai lettori proprio con queste modalità, con uno stile e un linguaggio da chiacchierata in un locale. Niente sofismi, niente arzigogolazioni letterarie, niente che non sia assolutamente necessario alla trama.

Il risultato è un romanzo senza pretese che finisce per incantare e divertire e dove i personaggi, anche quelli minori come Dario e Gerri, sono super credibili perché li potresti incontrare per caso nel vano scale del tuo condominio o in fila alla cassa del supermercato. E un giallo così vale la pena di essere letto.

Editore: Unicopli
Anno: 2020

3.7Overall Score

Fuga di Gas

L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'AMBIZIONE Elizabeth Banks, regista e sceneggiatrice della pellicola Charlie’s Angels del 2019 fa dire a uno dei suoi protagonisti una frase emblematica e ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    3.0
  • Scrittura
    4.0