“ERAVAMO SEDUTI IN MACCHINA, FUORI SCORREVANO LE LUCI DI ESENTEPE. SELIM NON PARLAVA”
Inizia così con questa immagine “Appartamento a Istanbul” in cui Kati Hirschel, tedesca originaria di Berlino ma trapiantata a Istanbul, seduta in auto vicino al fidanzato Selim, noto avvocato specializzato in diritto commerciale e “primo contribuente di Istanbul”, improvvisamente pervasa da un profondo senso di nausea verso lui e tutto ciò che lo circonda, gli intima di fermare l’auto e dopo aver chiamato un taxi se ne torna a casa da sola. Kati gestisce una libreria specializzata in gialli. E’ intenzionata ad acquistare un appartamento e da due settimane gira in lungo e in largo per visitarne alcuni.
Quando finalmente trova un appartamento che vuole comprare lo stesso è occupato e per poterlo vedere Kati ha un diverbio piuttosto pesante con l’attuale occupante Osman Karakas. Dopo poco il personaggio che ha pesantemente discusso con Kati viene ucciso ed è facile per la polizia far immediatamente ricadere la colpa su Kati. Fortunatamente Batuhan Onal, commissario capo di polizia in servizio alla squadra omicidi solo all’inizio crede in un coinvolgimento di Kati nell’omicidio. Kati si improvvisa pertanto investigatrice per potersi scagionare dalla morte dell’affarista più in vista della città che controllava un notevole numero di parcheggi in centro e si scoprirà in seguito, speculava in aree edificabili.
E mentre Kati svolge le sue indagini private in città accade un secondo omicidio. Tra funzionari statali corrotti, fidanzate attuali e fidanzate passate, fratelli del morto Kati attraversa Instanbul in lungo e in largo, di qua e di là del Bosforo. La verità verrà a galla in modo del tutto naturale. Giallo particolare in cui la storia ricorda le investigatrici dilettanti dei primi libri di Agatha Christie. Kati è un personaggio ironico, per molti versi nevrotica: non a caso le sue amiche le suggeriscono l’uso del Prozac!
Fantastica è l’ambientazione in cui le vie e ogni angolo di Instanbul vengono descritti, cosi come i riti, le abitudini e gli usi istanbulioti. Sembra di sentire odore di spezie uscire dalle pagine a volte.
Devo dire che mi sono avvicinata con diffidenza a questo libro ma mi ha subito intrigato questo spaccato su una città in bilico tra Europa e Oriente oltre che questo personaggio (che invidia che di lavoro gestisce una libreria di gialli!) a metà tra Miss Marple e Bridget Jones. Un giallo senza grandissime pretese ma piacevole.
Traduzione: Emanuela Cervini
Editore: Sellerio
Anno: 2011