Mi è capitato di leggere di seguito due libri di Peter James, “Voglio la tua morte” e “Una morte semplice”. E la mia opinione è stato un crescendo di entusiasmo. Il primo libro (solo per data di pubblicazione) “Voglio la tua morte” mi è piaciuto molto nella scrittura e nelle descrizioni, ma è stato un po’ una delusione nella trama, aveva tutto il profumo di qualcosa già detto, di un déjà-vu.
Invece “Una morte semplice” mostra il lato più capace di Peter James, quello dello scrittore dalle trame molto ben congegnate e i ritmi mozzafiato. Michael Harrison adora fare gli scherzi ai suoi amici. E ne ha fatti a tutti, scherzi a volte anche crudeli. I suoi amici approfittano del suo addio al celibato per vendicarsi e lo fanno con uno scherzo veramente crudele. Dopo essersi preso una sbronza colossale, Michael si risveglia in un luogo sconosciuto e stretto. Michael è stato sepolto vivo con un giornale porno, una torcia, una bottiglia di whisky ed una radiolina ricetrasmittente. Lo scherzo dovrebbe durare giusto il tempo di una vendetta. Ma i suoi amici, che si allontano dal luogo della sepoltura per bere un bicchiere, vengono coinvolti in un incidente stradale. Da lì comincia l’incubo di Michael, perchè nessuno sa dove lui sia. Per il detective Roy Grace comincia una corsa contro il tempo.
Per quanto riguarda la pubblicazione italiana, questo libro era già stato pubblicato con il titolo “Al buio” nel 2006. Dieci anni dopo ritorna nelle nostre librerie con un titolo nuovo, e se letto dopo “Voglio la tua morte” è una sorta di prequel. Le belle descrizioni di vita personale dei personaggi di James, patiscono un po’ questa scelta editoriale, di tutti i personaggi conosciamo già l’evolversi ed il ruolo che successivamente avranno. E questa è sola nota un po’ negativa in questo magistrale thriller.
Gestisce a piene mani il thriller e tiene incollati alle pagine. Lo scrittore inglese, che ambienta le avventure di Grace a Brighton e dintorni, sventaglia le sue doti di produttore e sceneggiatore cinematografico, a tal punto che durante la lettura ti chiedi se ne faranno mai un film … nel caso in cui lo facessero, sarebbe un vero caposaldo del genere thriller cinematografico. La trama, come dicevo, è un susseguirsi verso il culmine, una salita di espedienti che non lasciano tregua, anche nelle pagine più leggere. Il capitolo breve (90 capitoli) sono il metronomo perfetto per la velocità alla quale ci vuole invitare l’autore.
E la suspense, è la logica conseguenza di un autore da best seller. A differenza di “Voglio la tua morte” che si conoscevano tutti i protagonisti fin dall’inizio e ad un certo punto si vedeva chiaramente l’epilogo. Qui Peter James snocciola i personaggi principali e quando ne svela le vere attitudini, ne fa comparire altri che mischiano o nascondono altre carte.
Musica consigliata: Angelo Badalamenti, compositore di colonne sonore horror e thriller. Le sue creazioni, se ascoltate vi lasceranno la sensazione dei libri di James. Ci manca solo un bel film sotto queste musiche … o parole nel caso di James.
Traduttore: Federica Aceto
Editore: Longanesi
Anno: 2016