Un caso qualunque

Un caso qualunque

CORSI E RICORSI DELLA STORIA

Salvo Di Caro è alla sua prima prova letteraria e, giustamente, ambienta questo racconto nella terra a lui maggiormente familiare. Si sente in ogni riga l’affetto per la sua bella Sicilia, pur se non si nasconde dietro un dito e riconosce i difetti della società isolana.

Appena arrivato, era solito lasciare la macchina fuori dal centro abitato, amava camminare e godere di quello che lo circondava. Il borgo sembrava essersi fermato nell’Ottocento. Le case erano tutte costruite in pietra e in ognuna di esse c’era un locale, un ristorante o una bottega artigiana. Tutto era pulito e in ordine, questa era la Sicilia che gli piaceva, quella che gli dava speranza, la Sicilia che purtroppo era in minoranza.”

Il suo personaggio, il maresciallo Antonino Pilato, possiede la tipica ironia siciliana ed un certo fatalismo ed è una figura piacevole e pacata che ispira simpatia. Seguendo un’indagine di un caso qualunque legato allo sfruttamento dei migranti ospitati nei centri di accoglienza della zona, inciampa in un delitto di parecchi anni prima rimasto irrisolto. Con freddezza e determinazione ne verrà a capo.

Fin qui tutto bene. Però…ci sono dei però.

Da Montalbano (il commissario) in poi è diventato quasi obbligatorio parlando di Sicilia intervallare il racconto poliziesco con le ricette culinarie. Alla lunga quest’uso diventa stucchevole, avendo perso il tocco dell’originalità. Sarebbe forse più opportuno ridurre considerevolmente l’aspetto culinario.

Un’altra questione che si sarebbe potuto curare maggiormente è proprio lo sguardo (persistente, attento e affettuoso) nei confronti degli immigrati africani. Se ne parla con le migliori intenzioni, ma – come sappiamo – di buone intenzioni è lastricato l’Inferno. Per questo accade che il maresciallo Pilato, per rintuzzare il suo sottoposto politicamente scorretto, cada in un grossolano luogo comune“Peppe, la verità è che non si lavano perché non ci sono abituati, nei loro paesi d’origine l’acqua è ancora meno di quella che arriva dai nostri rubinetti…” Posso garantire che non è vero. Non dappertutto, non per tutti. Come ovunque nel mondo.

Insomma, lo scrittore mi pare persona sensibile e sicuramente saprà “aggiustare il tiro” nella sua prossima opera. Magari rendendola un poco più cattivella e maliziosa: i buoni non sono mai buonissimi, basta raschiare sotto la vernice.

Editore: Bookabook
Anno: 2019

3.0Overall Score

Un caso qualunque

CORSI E RICORSI DELLA STORIA Salvo Di Caro è alla sua prima prova letteraria e, giustamente, ambienta questo racconto nella terra a lui maggiormente familiare. Si sente in ogni riga l'affetto per ...

  • Trama
    3.0
  • Suspense
    3.0
  • Scrittura
    3.0