
Nuovo blogtour dedicato al romanzo “The house of secrets” di Brad Meltzer e Tod Goldberg. Nella seconda tappa, ci dedichiamo alla recensione in anteprima. La tappa precedente, la presentazione del romanzo, è stata curata dalle amiche di Chili di Libri. Buona lettura:
QUANDO IL THRILLER AMERICANO IRROMPE NELLE NOSTRE LETTURE
Fazi Editore colpisce ancora. Secondo colpo in due mesi che fa centro nel genere, con “Violetta di marzo” colpisce l’hard-boiled e con questo romanzo scritto a 4 mani centra e colpisce il thriller americano. Piccolo inciso, ma molto importante, la loro collana Darkside sta crescendo sempre più con titoli affascinanti e coinvolgenti, una selezione di romanzi di genere molto diversa e curata. E questo nuovo romanzo è un capitolo imperdibile.
Ma torniamo a bomba al romanzo di Meltzer e Goldberg. Un romanzo veramente thriller e caratterizzato dagli stilemi classici del genere. Protagonista una famiglia americana come tante (solo per le prime 10 pagine) un padre, una moglie e 2 figli. Il padre, John Nash, è un conduttore televisivo di una trasmissione che si chiama appunto “The house of secrets”, il figlio Skip, che lavora insieme al padre in tv, Hazel, la figlia antropologa, e Claire, la madre prematuramente scomparsa.
C’è una storia, una storia antica che si tramandano di padre in figli, quando questi hanno 6 anni, l’età ideale per ricordare, con un quesito finale: com’è possibile inserire una Bibbia in uno sterno di una persona? Questa è la domanda che il padre pone alla figlia e alla quale permette di rispondere con 3 possibilità al giorno. Ma l’enigma posto dal padre non è una semplice e stramba storia della buona notte, è il filo conduttore del romanzo.
C’è l’FBI con l’agente Rabkin che entra subito a gamba tesa nel romanzo e che porta la suspense a massimi livelli, perché dopo un incidente stradale, comune, l’FBI s’interessa ai feriti? E che fine ha fatto John Nash? E poi a Shanghai c’è Orso, che non ci viene detto chi sia. Altro elemento rafforzativo della suspense. E questa storia, che sembra sparare in tutti i sensi, si aggroviglia, accellera il ritmo e ci trascina fino alla fine con un pathos degno dei migliori thriller americani.
Un romanzo che nasconde, nel mite inizio, una trama intricata elaborata a quattro mani e sviluppata con estrema chiarezza. La concentrazione sull’azione e sui dialoghi aumenta la caratteristica thriller, buttandoci a capofitto nella storia. Tutto è fuori, la caratterizzazione dei personaggi, le loro storie sentimentali, il contesto narrativo. E come i classici thriller tutto è azione e dialoghi. Mantenere la suspense per un romanzo di questa portata (400 pp) è difficile e pochi scrittori lo sanno fare come Meltzer e Goldberg. Un tourne-page imperdibile e assolutamente da avere se siete amanti dei classici thriller americani.
Jack Nash decide, a mezzanotte di un mercoledì nel cuore dell’estate di Los Angeles, che sua figlia Hazel è pronta per la Storia. Lui aveva sei anni la prima volta che il padre gliela raccontò. Cioè l’età di Hazel adesso – esattamente sei – e lei è sveglia come un grillo, chiede in continuazione perché e che cosa. Perché bisogna andare a dormire? Che cosa sono i sogni? Perché si muore? Che cosa succede dopo che si muore? Lo saprai quando succede, le dice Jack. Sei è l’età giusta, pensa Jack.
Traduzione: Giuseppe Marano
Editore: Fazi
Anno: 2020