Il tipo alle mie spalle mi sta appiccicato addosso. Sento il suo fiato sul collo. Avanzo di pochi centimetri e mi ritrovo schiacciata contro un cappotto grigio che puzza di cane bagnato. Sembra che stia piovendo ininterrottamente dall’inizio di novembre; dai corpi caldi e ammassati si leva una nuvola leggera di vapore. Una ventiquattrore mi urta una coscia. Il treno affronta una curva e io d’istinto mi aggrappo al cappotto grigio per non cadere, ma a tenermi in piedi sono i corpi delle persone che mi stanno intorno. A Tower Hill la carrozza vomita una decina di pendolari e ne inghiotte altri venti, tutti determinati a conquistarsi un posto per rientrare a casa.
Una donna Zoe Walker conduce una vita comune, casa, lavoro e famiglia. Ma un giorno la sua vita viene sconvolta da un annuncio sul “London Gazette”, la donna nella foto é lei. Ma non solo, la cosa che sconvolge Zoe é che tutte le donne che compaiono nell’annuncio dei giorni seguenti, vengono violentate, derubate e trovate morte. Ma Zoe non aspetta la sua sorte e si rivolge all’agente Kelly Swift per aiutarla. Riusciranno a fermare questi accadimenti nelle metropolitane londinesi?
Ambientato a Londra questo thriller psicologico rasenta la perfezione. Clare s’impossessa del clima psicologico del romanzo e lo trasmette a mani piene. E quindi si é intrappolati in una metropolitana caotica e piena di pendolari, si entra in una casa con dei sottili conflitti apparentemente sopiti e dei giochi psicologici che alimentano gli animi di tutti i personaggi. Clare Mackintosh fa dialogare il lettore con l’assassino.
Ed é in questi diari di confidenza del presunto colpevole che Clare deposita la suspense del romanzo. Altre volte utilizza la coupure di capitolo per creare suspense, ma il romanzo generale si sostiene sul piano della confidenza.
Una scrittura che predilige gli aspetti psicologici a quelli ambientali, Clare non ci racconta i luoghi, ma le sensazioni. Piatti di una bilancia in un perfetto disequilibrio che non stonano e mantengono l’equilibrio precario. Molti i punti di svolta che sembrano portare alla presunta soluzione che viene, capitolo dopo capitolo, smontata.
Le tematiche affrontate da Clare Mackintosh sono tantissime, la principale, che spicca anche dal titolo, é la previdibilità e vulnerabilità della nostra quotidianità. Gesti semplici, compiuti macchinalmente o per consuetudine possono essere per chi ci guarda punti d’attacco. Clare scrive un romanzo attuale e contemporaneo, utilizza il web per creare il suo colpevole e la maggior parte dell’indagine si svolge grazie al computer, a videocamere di sorveglianza. Altro soggetto di questo romanzo è anche la facilità di divulgazione di notizie tramite il canale del web.
Un romanzo da leggere in un soffio, di sicuro non in metropolitana, si rischia di vedere il nostro vicino con un occhio diverso.
Musica consigliata: Video killed the radio star (Buggles), un progresso uccide sempre qualcosa, o lo cambia.
Traduzione: Chiara Brovelli
Edizione: DeA planeta
Anno: 2018