LE CORRENTI DI PENSIERO CHE PERVADONO LA GERMANIA
La lettura del romanzo di Brigitte Glaser è stata per me molto gradevole, perché vi ho potuto ritrovare le abitudini e la mentalità di una nazione che conosco bene, la Germania. La storia di Miele amaro è infatti ambientata in un villaggio nei pressi della Foresta Nera, un mondo rurale a metà tra tradizione e modernità, di cui l’autrice ha saputo presentare con disincantata ironia il modo di vivere e pensare. Per farlo, la Glaser decide di riportare nel suo villaggio d’origine la sua protagonista, la cuoca Katharina, che da anni si è lasciata alle spalle l’aria soffocante della provincia e ha aperto un ristorante di successo a Colonia.
Il motivo di questo ritorno in campagna è la morte di un’amata zia, che ha nominato Katharina unica erede. All’apparenza il decesso sembrerebbe causato da un banale incidente, ma quando arriva in paese, Katharina si rende subito conto che qualcosa non quadra e scopre che zia Rosa, dal carattere volitivo e intraprendente, aveva molti nemici, tutti possibili sospetti. La donna comincia allora a indagare per conto proprio e finisce per trovarsi coinvolta nella dura guerra che si sta combattendo sui campi di grano attorno al villaggio, a seguito dell’adozione da parte di alcuni contadini di un nuovo pesticida.
È a questo punto che sullo sfondo del misterioso omicidio prende spazio il tema portante del libro. Attraverso i suoi personaggi, Brigitte Glaser mette in scena la lotta tra due correnti di pensiero egualmente forti nel mondo tedesco, quella degli speculatori dediti al profitto e quella degli attivisti impegnati a testa bassa nella difesa dell’ambiente.
Un argomento insolito per un giallo, su cui però vale la pena di riflettere, visto che la contaminazione dei raccolti con la conseguente moria progressiva delle api, potrebbe mettere a rischio la nostra sopravvivenza sul pianeta.
Miele amaro è nel complesso un buon libro dalla prosa semplice e scorrevole, imbastito con equilibrio e reso molto umano grazie alle intense emozioni vissute da Katharina, tra amori vecchi e nuovi, rancori del passato, dubbi esistenziali e dolci ricordi.
Traduzione: Alessandra Petrelli
Editore: Emons
Anno: 2018