Parte oggi il blog tour creata dalla nuova casa editrice Edizioni Le Assassine, una casa particolare che pone l’attenzione alle donne di oggi e di ieri, scrittrici, provenienti dai più disparati angoli del globo terracqueo. La prima tappa di questo blog tour riguarda i personaggi del romanzo La sedia del custode di Bahaa Trabelsi che uscirà in Italia il 30 settembre 2018.
Nella Sedia del Custode il personaggio principale è un serial killer che fa di Casablanca, grande città del Marocco dove si mescolano modernità e conservatorismo, il teatro dei suoi crimini, firmati ogni volta con i versetti del Corano. Ma non siamo (come verrebbe da credere a prima vista) di fronte a un integralista islamico, bensì a uno psicopatico solitario convinto di essere portatore della volontà divina e che per realizzarla non uccide indiscriminatamente – a un certo punto dice infatti di non voler aver niente a che fare con i campi di addestramento dell’Isis – ma mira a quelli che lui considera empi: prostitute, ladri, omosessuali ecc.
L’uomo arriva dal profondo sud, forte della sua fede ma sprovvisto della minima istruzione: ciò che sa l’ha appreso alla scuola coranica e ritiene che tutto il resto sia inutile. In lui, portato all’estremo, vi è quel Marocco profondo, conservatore e ignorante, che la povertà rende facile preda delle idee estremiste. Non a caso la sua personalità – già malata – scatenerà tutto il suo odio profondo quando, arrivato nel quartiere benestante in cui lavora come umile custode, si confronterà con un mondo agiato, con l’élite spesso francofona che manifesta apertamente le sue idee progressiste e crede nella difesa delle libertà e delle minoranze religiose e sessuali.
Per esprimere dunque un Marocco moderno e progressista, l’autrice si serve di un altro personaggio: quello della giornalista, una donna emancipata, un’idealista portatrice di una duplice cultura, quella nordafricana e francese, che le deriva dai suoi studi in Europa, e quindi da valori intrisi di razionalismo illuminista. Rita, questo è il suo nome, è di animo generoso, pronto a soccorrere il prossimo, non importa di che credo o estrazione, e rifiuta il lato dogmatico e aggressivo delle religioni, siano esse cristiana, ebraica o musulmana.
A questi due personaggi, le cui vite si incroceranno in maniera tragica, si aggiunge quello del commissario di polizia, che conduce l’inchiesta sul serial killer. É un uomo che ne ha viste tante e che accanto al desiderio di giustizia, nasconde un lato oscuro, un piacere distruttivo che lo porta a immergersi nello squallore dei bassifondi di Casablanca. Depresso e un po’ dedito all’alcol, per dimenticare le brutture a cui assiste, non rinuncia al suo ruolo di macho, che esercita talvolta schiacciando con il suo potere i più deboli, talvolta proteggendo con la sua autorità chi ama.
In questo thriller/noir – eh sì, un thriller perché ci lascia sospesi fino alla fine e nello stesso tempo un noir perché ci spiattella sul foglio una Casablanca cupa, dove emerge un tessuto sociale cinico e violento – non mancano altri personaggi, portatori a loro volta di aspetti diversi della società marocchina, C’è l’Haj, un poliziotto onesto ed equilibrato, che impersona i valori migliori dell’Islam del vecchio Marocco; e c’è Dina, la figlia di Rita, che porta con sé le radici del suo Paese natale, ma che si sente e vive come cittadina del mondo. Insomma ogni personaggio della Sedia del Custode sa far riflettere: ciò nonostante l’elemento principale rimane la storia, una storia forte, non per stomaci deboli.
Resterà poi al lettore a pagina chiusa la voglia o meno di riflettere su temi di scottante attualità come i diversi aspetti dell’Islam, il fanatismo religioso, o anche la condizione della donna nelle società arabe. Volendo, non mancherà l’occasione di dialogare direttamente con l’autrice che le Edizioni Le Assassine hanno invitato a Milano per Book City. Ma questa è un’altra storia di cui vi terremo informati.
Passiamo la pagina agli amici di Milanonera che il 24 settembre intervisteranno l’autrice. Il 26 settembre sarà il turno di Veleni ed Antidoti con un’interessante approfondimento sui differenti tipi di Islam. Gli amici di Contorni di Noir ci delizieranno il 30 settembre con la recensione in anteprima. Che dire, non vi resta che seguirlo.
Buona prosecuzione.