La ragazza nella nebbia

La ragazza nella nebbia

La giustizia non fa ascolti. La giustizia non interessa a nessuno. La gente vuole un mostro …E io le do quello che vuole.

La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso ma sotto shock. Non ricorda perchè è li e come ci è arrivato.

Eppure una cosa è certa: l’agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt’altra parte, lontano da Avechot. Infatti sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico. Perchè è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l’indagine grazie all’attenzione e alle pressioni del pubblico a casa.

Sono passati due mesi da tutto questo, e l’agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì? Perchè quell’incidente? Ma soprattutto, visto che è illeso, a chi appartiene il sangue che ha sui vestiti?

Donato Carrisi, lo scrittore italiano di thriller più venduto al mondo (solo il Suggeritore ha venduto oltre il milione di copie)  torna con un nuovo libro, e lo fa spiazzandoci e “…sporcandosi le mani, come scrive Marco Imarisio sulla Lettura del Corriere della Sera, infilandole nel cesto della cronaca nera italiana.”

Perchè, anche se l’ambientazione non è precisa, i personaggi di fantasia e la trama ben congegnata in puro effetto thriller, il primo pensiero va a tutti i casi di cronaca nera degli ultimi anni avvenuti in casa nostra…Avetrana e Sarah Scazzi, Cogne e Annamaria Franzoni, Brembate e Yara Gambirasio e a tutto il circo mediatico che li ha avvolti e ha trasformato il modo di fare cronaca della tv e della carta stampata,sacrificando definitivamente la narrazione dei fatti all’audience, trasformando il vero in verosimile, il dolore e la tragedia di un gruppo di esseri umani in una spettacolarizzazione mediatica della vittima da una parte e del mostro dall’altra.

E così anche nella Ragazza della nebbia, non appena il superpoliziotto Vogel intuisce la potenzialità del caso, fa in modo di attirare tutta la stampa e le reti tv nazionali, che, accorrendo sul luogo per accaparrarsi per primi la notizia e ottenere il massimo successo mediatico, trasformano per sempre tutti i protagonisti della storia, santificando la vittima, scovando il mostro per sbatterlo in galera. Cosi il pubblico, e anche chi legge, non puo che schierarsi in colpevolista e/o innocentista, ergendosi a giudici, magistrati competenti per attribuire al fatto una sentenza.

E la verità? L’opinione pubblica ha  bisogno di un colpevole più che accertare la verità.

E il libro di Carrisi ci rammenta proprio questo, niente è mai come sembra, i

buoni forse non sono proprio buoni e chi ha rapito e forse ucciso Anna Lou, non è l’unico mostro della storia visto  tutti coloro che hanno speculato sulla vicenda, inseguendo il proprio tornaconto.Nella Ragazza della nebbia non si salva nessuno, inquirenti, giornalisti, le persone che abitano a Avechot: sembrano accontentarsi del mostro da sbattere in prima pagina e in prima serata, qualcuno che rassicuri la normalità di tutti loro. Il male è fuori  dalla comunità, dalla famiglia, dal modo di essere e pensare…individuarlo in qualcuno esorcizza le ombre di ciascuno.

Questo libro è un doloroso ritratto contemporaneo delle miserie del nostro mondo, soprattutto quando riguarda casi di cronaca nera, che i media trasformano in seducenti e morbose notizie, a cui tutti noi non sappiamo sottrarci. E’ un romanzo potente, che si legge tutto d’un fiato, che parla di qualcosa che ci tocca profondamente da vicino, di quale confine siamo disposti ad attraversare per incontrare chi siamo veramente, e chi siamo diventati attraverso lo specchio deforme dei media, inseguendo i famosi 15 minuti (ormai diventati 15 secondi) di popolarità.

E Carrisi sceglie con cura ogni parola e ogni aggettivo nello scrivere questo romanzo, affilandoli per far breccia nel costato del lettore, trascinandolo in una storia piena di colpi di scena, disorientandolo e facendolo smarrire nella nebbia delle proprie convinzioni. Insinuando il dubbio che bene e male, sempre più spesso sono facce della stessa medaglia.

Edizione: Longanesi
Anno: 2015