La legge di Fonzi

La legge di Fonzi

UN SALENTO ASPRO E ROMANTICO

Un altro libro, un’altra chicca. Quest’uomo non ne sbaglia una. Il suo Salento è polvere e sangue, i bei tramonti sono incrostati di terra e i pensieri impastati di sudore e miseria umana. Poi, mentre il lettore lo segue inciampando tra i sassi di una campagna riarsa…

Un Apecar affiorò in quel momento dal fondo della carreggiata, marciando in senso inverso al loro. Un’immensa montagna di sarcini ne affollava il cassone, debordando in volume ben oltre le sponde e seminando una scia di ramoscelli lungo tutto il percorso. Sulla vetta un cagnetto dalle orecchie mozzate se ne stava impaurito, vigile come un funambolo, abbaiando a più non posso all’incipiente agonia del giorno. Confitto sul manubrio s’intravedeva un contadino immusonito dalla carnagione uguale al tabacco: una pipa d’osso salda tra i denti, il mento bazzuto e ricoperto di lanugine. Li sorpassò ad andatura di lumaca abortendo due brevi colpi di clacson per salutarli poi fuggì sferragliando indolente, inesorabile, perdendosi dietro le loro nuche in direzione degli irraggiungibili confini del Creato.”

Mi scuso per la lunga citazione, ma di fronte alla bellezza di questa scena decisamente cinematografica sono rimasta basita : è proprio così, quante volte mi è capitato di incrociare quell’ Apecar, nelle stesse ore del giorno che declina! Ho sentito, netto, il profumo del finocchietto selvatico che punge allegro le narici mentre gli sterpi secchi graffiano la caviglia. Ero lì, fisicamente.

Insomma, questo libro è una bella esperienza: per chi conosce il Salento, la sua amara dolcezza, e per quelli che ancora non ci sono stati (e si sono persi parecchio). I personaggi descritti da Omar di Monopoli non sono di fantasia, purtroppo, ma anche i più fetenti, crudeli e stupidi fanno parte di una struttura socio-economica che ci conviene conoscere, approfondire e cercare di migliorare – se ne siamo capaci.

Nando Pentecoste detto Manicomio sta per fare ritorno a Monte Svevo: quattro case in croce cresciute all’ombra degli stabilimenti industriali di Taranto e Brindisi, dove un tempo alcuni tra i più feroci clan della Sacra Corona Unita scorrazzavano indisturbati. Il suo rientro è temuto per molti motivi, tutti esecrabili come il personaggio in questione e c’è chi vorrebbe far chiarezza, smascherare una volta per tutte le brutture che anche in una società così raccolta sono le fondamenta della vita quotidiana.

Il finale resta aperto, come in tutti i libri di Omar di Monopoli, per dare anche a noi l’agio di dire l’ultima parola.

Ma il Salento non è tutto lacrime e sangue, anzi. Il mio consiglio è: guardiamo il suo lato aspro (e romantico, in qualche modo) attraverso i bei romanzi di Omar, poi facciamoci un giro tra Ostuni, Martina Franca, Lecce, Santa Maria di Leuca e riempiamoci gli occhi e il cuore della loro bellezza sfolgorante. Senza dimenticare mai che esiste anche la legge di Fonzi.

Editore: ISBN
Anno: 2010

5.0Overall Score

La legge di Fonzi

UN SALENTO ASPRO E ROMANTICO Un altro libro, un'altra chicca. Quest'uomo non ne sbaglia una. Il suo Salento è polvere e sangue, i bei tramonti sono incrostati di terra e i pensieri impastati di ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    5.0