PIÙ’ DI UN GIALLO, PIÙ’ DI UN LEGAL THRILLER, PIÙ’ DI UN ROMANZO PER L’ESTATE
Bill Clinton e James Patterson, rispettivamente, quarantaduesimo presidente degli Stati Uniti e uno degli scrittori più venduto al mondo, hanno firmato a quattro mani quello che è già considerato il caso letterario del 2018.
Il presidente è scomparso, pubblicato in Italia da Longanesi, da qualche giorno, ha in realtà una idea di fondo semplice e una narrazione che fila liscia come l’olio ma a renderlo particolare e unico nel suo genere è che la storia possiede in sé tutta quella particolarità di sfumature, di ornamenti, di rivelazioni, di indicazioni e di dettagli che solo chi ha davvero vissuto nello Studio Ovale e alla Casa Bianca può permettersi di affrontare e di narrare senza timore di essere smentito o corretto.
E allora il romanzo firmato da Clinton e Patterson diventa non solo un thriller classico ma un viaggio nei meccanismi del “potere” declinato ai più alti livelli e di quanto lo stesso potere possa trasformarsi in un boomerang pericoloso e letale. L’uomo più potente del mondo è, infatti, costantemente in pericolo. Nemici esterni e interni minano costantemente a ledere il suo governo e il suo mandato ma anche la sua stessa esistenza.
E così in Il presidente è scomparso succede proprio che l’uomo più controllato e tutelato al mondo, così come la sua personale residenza, scompaia da un momento all’altro senza lasciare traccia e senza che ci sia il più flebile degli indizi.
E da questo punto in poi che il romanzo si affida anche alla meravigliosa tecnica della suspense, creando nel lettore quel pathos giusto per apprezzare le pagine di descrizione che Patterson riesce perfettamente a scrivere grazie alla sua bravura e ai suggerimenti di un ex presidente che conosce ogni angolo o anfratto della Casa Bianca. La domanda che si snoda per tutta la trama è: il presidente è scomparso volontariamente o centra qualcosa il pericoloso sicario che da tempo di prepara a compiere un pericoloso e grave attentato?
E quale è il personalissimo segreto che nasconde il presidente e che solo poche persone conoscono?
Patterson è sempre bravissimo a creare inquietudine e a tenere altissima l’attenzione di chi legge ma è indubbio che in questo ultimo lavoro l’apporto di Bill Clinton è stato determinante per creare un vero capolavoro di descrizioni e ambientazione dove a chiunque sembra di muoversi realmente tra corridoi e passaggi secondari, marmi e mobili d’epoca, linee private e ambienti della Capitol del tutto sconosciuti al resto dei mortali. Il fascino e la bellezza di questo thriller poggiano tutto su questo. Un vero evento per gli amanti del genere che hanno trovato, senza dubbio, il loro thriller dell’estate.
Traduzione: Luca Bernardi
Editore: Longanesi
Anno: 2018