DRACULA, IL MANOSCRITTO RITROVATO
Islanda. 1900. Lo scrittore Valdimar Asmundsson pubblica il romanzo di Stoker “Dracula”, con prefazione dell’autore, sul giornale da lui diretto: Fjallkonan. A tre anni dalla pubblicazione originale Valdimar non solo traduce quello che diventerà un classico della letteratura, ma lo reinterpreta aggiungendo personaggi, accorciando il romanzo e arricchendo quelle che secondo lui erano parti interessanti ed andavano messe in risalto.
Nasce così “I poteri delle tenebre” ed. Carbonio Editore. Un classico che nelle mani di Valdimar diventa moderno. “Mat Mykranna”, questo il titolo del romanzo in islandese è, secondo il traduttore Hans de Roos, un rimaneggiamento, non una semplice traduzione. La mano di Stoker in questo romanzo c’è o non c’è? Questo è uno dei gialli del romanzo di Valdimar.
Il romanzo edito da Carbonio è arricchito da una prefazione del pronipote di Stoker, Dacre. Un’introduzione del traduttore e studioso Hans Corneel de Roos e da una postfazione di John Edgar Browning. Il romanzo di per sé si riduce quasi della metà rispetto all’originale di Stoker conferendo all’intera opera un tocco di modernità che sembra riportarlo ai giorni nostri. Le figure dei protagonisti Harker ed Dracula cambiano in mano a Valdimar, specialmente il vampiro che si presenta al pubblico con atteggiamento conscio della sua posizione e del suo intento.
La brevità del romanzo aumenta la suspense nel lettore. Valdimar dà spazio all’aspetto erotico creando un romanzo libero dalla sicura censura dell’epoca. Ed è proprio in queste cose che il lettore può pensare ad un diretto interessamento di Bram Stoker per questa riedizione. Potersi liberare da tutti i vincoli europei che l’Islanda non doveva subire.
Un romanzo da leggere per chi non conoscesse Dracula, ma anche un saggio sulla storia del romanzo di Stoker per chi invece lo avesse già letto. Interessanti anche i personaggi inseriti da Valdimar e che nel capolavoro di Stoker non esistono.
Finalmente sono giunto a destinazione dopo un rapido viaggio attraverso l’Europa con un treno espresso. Ho lasciato Monaco alle 20.30 del primo maggio e sono arrivato a Vienna la mattina successiva. Da lì a Budapest, una strana città, di cui tuttavia devo ammettere di aver visto ben poco. Mentre la lasciavo, ho avuto la sensazione di dire addio all’Occidente e alla civiltà occidentale per inoltrarmi nella cultura criminale.
Traduzione: Maura Parolini e Matteo Curtoni
Editore: Carbonio
Anno: 2019