I delitti di Dante

I delitti di Dante

Un insospettabile serial killer che in ossequio ad una perversa e crudele percepita necessità di attuazione della legge del contrappasso dantesco elimina gradualmente i propri sodali di viaggio, durante una gita d’istruzione in Val d’Aosta, favorito da un’improvvisa e rovinosa slavina isolante e desolante, riservando loro in concreto le medesime punizioni che l’autore della Divina Commedia contempla a carico dei propri personaggi ritenuti corrispondenti – quanto a paternità di peccato – a quelli loro malgrado protagonisti estremi della vicenda narrata.

Questa potrebbe essere l’estrema sintesi del thriller scritto da Sergio Conca Bonizzoni per i tipi di Leone Editore nel maggio 2016. Un noir, in realtà, ove non mancano scene di esasperato sadismo e inimmaginabile malvagità, pseudo-giustificata da un bisogno di purificazione del mondo, ben descritte.

Alla componente della suspense e a quella della trama, quest’ultima caratterizzata da un’ammirevole conoscenza dell’opera di Dante Alighieri da parte dell’autore, attribuiamo punteggio pieno. Non ci sentiamo, però, di gratificare col massimo dei voti la narrazione, svolta in terza persona dalla figura del professor Corso Donati e pertanto rea di spezzare talvolta i ritmi.

Musica consigliata: Phil Collins (Do you remember).
Vino suggerito: Gewürztraminer
Cibo: Gubana (dolce tipico delle Valli del Natisone e di Cividale del Friuli)

Editore: Leone Editore
Anno: 2016