Cosa rimane dei nostri amori

Cosa rimane dei nostri amori

SIGNORE E SIGNORI, ECCO A VOI IL GIALLO POETICO

Com’è dolce perdersi tra le pagine di questo romanzo; tra i profumi e i sapori raccontati dalle nitide immagini di una terra piena di contrasti, tra il bosco e il mare, ispida e ruvida, inquieta e visionaria. Un romanzo che forse inaugura un genere: il giallo poetico. E solo al Sud poteva nascere. Ciò che lo rende affascinante non è il plot, non è l’intreccio giallo ma – paragonando il libro a un film – la fotografia.

Siamo in Calabria, tra tanta luce e altrettante ombre, una terra di mezzo dove non sembra esserci via di mezzo. Niente sfumature, bianco o nero. Così appare il padre del narratore: un uomo tutto d’un pezzo, intransigente anche nella propria sensibilità. Pur non essendo il protagonista, rappresenta una figura predominante; la sua presenza, la sua personalità e le sue azioni impregnano tutto il racconto.

Il romanzo racchiude un cold case di provincia, che si mischia alle ricette locali, alle definizioni dialettali, alle abitudini casalinghe e di paese, alle processioni…
Il mistero è un giallo da cronaca nera, da titolo sui giornali, ma i personaggi sembrano usciti da “Sogno d’una notte di mezza estate” o da un’operetta lirica.

Personaggi curiosi e bizzarri come nella più sana tradizione degli scrittori del Sud, che sono capaci di raccontare con affettuoso distacco le vicende di famiglia, vizi e virtù della gente comune che poi in fondo, tanto comune non è. Le tre sorelle del narratore sembrano sensuali Parche o Moire, tessitrici del destino proprio e altrui. Affascinanti ma distanti, determinate nella passione come delle missionarie.

E il narratore-protagonista è un giallo dentro il giallo, non si capisce cosa provi realmente. È uno spettatore attorno a cui si dipanano i misteri, come Mr. Satterthwaite di Agatha Christie, o nasconde il proprio coinvolgimento emotivo? Un coinvolgimento che si percepisce ma sembra addomesticato, incanalato. Strano atteggiamento per un uomo che non solo è affettivamente coinvolto nella vicenda, ma che è anche un sensibile artista. Forse dipende da quella “stanchezza” che talvolta diventa un vezzo.
Un giallo da centellinare, da gustare parola per parola.

Editore: Aliberti srls
Anno: 2020