Uno sporco lavoro

Uno sporco lavoro

IL PREQUEL DI BACCI PAGANO CI AFFASCINA

Il prequel di Bacci Pagano “Uno sporco lavoro” ideato da Bruno Morchio per il suo undicesimo capitolo è geniale. Geniale perché non viene declinato nel genere dei prequel ma è una storia nuova, dove vengono ricordati degli avvenimenti passati. Maria, baby-sitter di una famiglia borghese milanese, è in ospedale e decide di contattare il suo vecchio amico Bacci Pagano perché ha qualcosa da dirgli. Occasione ghiotta per lo scrittore Morchio per approfittare e raccontarci una storia del passato, di quando lui e Maria si sono conosciuti.

Un romanzo che vede un giovane Bacci Pagano alle prese con la sua irruenza e  la sua giovinezza, ma raccontata con il suo occhio attuale e la sua voce. Un racconto con il senno di poi, che rende il romanzo di Morchio molto credibile. Chiaramente il personaggio principale, l’investigatore Pagano, narra la storia con la consapevolezza del presente ma non rinnega niente, anzi la consapevolezza giustifica il passato e le sue scelte.

La vespa risale tra i padiglioni dell’opedale di Villa Scassi tossicchiando come una vecchia caffettiera finché si arresta davanti all’edificio nuovo, dove al quinto piano è dislocato il reparto di pneumologia. Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata che non mi aspettavo. Nonostante fossero passati più di trent’anni, la voce l’ho riconosciuta subito. “Bacci, sei tu?” “Credo di sì”, ho risposto. L’ho detto per sdramatizzare, perché nella domanda vibrava un’apprensione che mi ha stretto lo stomaco.

Questo é l’incipit del nuovo romanzo di Morchio e, fin dalle prime righe, capiamo che qualcosa dal passato sta ritornando. La trama gialla lascia molto spazio all’esame psicologico dei singoli personaggi. L’imprenditore Rissi, sua moglie Adriana ed il figlio Lele vengono scannerizzati dall’occhio attento dell’autore, e ci viene regalato un profilo psicologico molto complesso. Nel quale questa borghesia galleggia.

I tratti dei personaggi sono complessi ed il vero giallo sta nell’evoluzione psicologica degli stessi. Adriana, la madre di famiglia, è la figura più complessa e articolata del romanzo. Una protagonista di secondo piano ma con una storia forte, una personalità decisa ed un’evoluzione complessa. La trama gialla, leggera e degna di una prima avventura di Bacci Pagano, paga lo scotto di un profilo psicologico dei personaggi così intenso e accurato.

Un giallo che si differenza dagli altri, l’intensità psicologica dei protagonisti è la carta vincente del romanzo di Morchio che riesce a creare una suspense realistica e viva. Sicuramente un romanzo per gli amanti del genere psicologico e sociale, un romanzo dove le sbarre della galera diventano anche le sbarre dorate di una vita apparentemente libera. Una scrittura dai dialoghi intensi e decisi, in un mondo dove poco si ascolta la parola altrui. Consigliato non solo per gli amanti di Bacci Pagano ma anche per chi non lo conosce e vuole avvicinarsi a lui.

Se cliccate su questo link, potrete rivedere la nostra puntata di “Libri in diretta” con protagonista Bruno Morchio.

Editore: Garzanti
Anno: 2018

4.7Overall Score

Uno sporco lavoro

IL PREQUEL DI BACCI PAGANO CI AFFASCINA Il prequel di Bacci Pagano "Uno sporco lavoro" ideato da Bruno Morchio per il suo undicesimo capitolo è geniale. Geniale perché non viene declinato nel ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    5.0

Related Posts