AMMAZZATO DALLA MOGLIE. MA QUALE?

“Signora Nelson? Alzo lo sguardo con il coltello in mano. Devo apparire strana a questi agenti di citta,nel mio vestito lungo a fiorellini, con le maniche lunghe e le spalline e abbotonato dal collo alle caviglie, e con i capelli biondi intrecciati dietro la schiena. Asciugo l’amido di patata dalla lama e poso il coltello.

Quale signora Nelson desidera, scusi?”

Siamo negli Stati Uniti, nello Utah, a Salt Lake City in un ranch in un angolo remoto nel deserto. Blake Nelson viene trovato morto ammazzato e con due dita mozzate, una di queste è l’anulare dove portava la fede nuziale.

Lui è morto, è morto, è morto, è morto.

E questa è l’unica certezza di questa storia. Ma chi era veramente Blake? Chi meglio di una moglie ti può conoscere, colei che vive ogni giorno al tuo fianco per anni: Blake ne aveva addirittura tre! In palese contrasto con la famiglia di origine e con i correligionari, i Santi degli ultimi giorni, corrente mormone, Blake era infatti poligamo. Blake aveva forse una seconda vita? Aveva dei segreti?Forse è impossibile  conoscere a fondo la persona di cui ti sei innamorato e con cui hai deciso di passare il resto della tua vita, o forse no? Ma chi può avergli voluto tanto male? Quale delle tre mogli può averlo odiato a tal punto da ammazzarlo così brutalmente?

Già le tre mogli: Rachel , la prima, che ha appena festeggiato il suo anniversario, la più obbediente e sottomessa. Quella sempre organizzata, che ama cucinare e produrre chili e chili di conserve e provviste per tutto l’anno, anzi per i tre anni prossimi addirittura! A tutte le ore del giorno e della notte maneggia la rumorosa macchina per l’invasettamento di tutti i cibi di cui fa conserve. In questo modo si prende cura del suo amato Blake e cerca di tenere unita la famiglia ed accontentare tutti. Ma Rachel nasconde un passato doloroso che fa ancora tanto male.

Poi c’è Emily, la più giovane, la ragazzina che ancora non riesce ad essere padrona delle sue emozioni e che fatica ad accettare la situazione di competizione in cui si è ritrovata. E come darle torto: non è certo facile condividere il tuo uomo con altre donne. Ed infine Tina forse la più scaltra, o come si suol dire la più sgamata delle tre che sa sempre come uscire in piedi dalle situazioni, anche le più difficili. Una famiglia piuttosto sui generis non c’è che dire! L’autrice fa un racconto dei profili psicologici delle tre vedove e lo fa emergere tratteggiandolo attraverso gli interrogatori della polizia.

Tre donne completamente diverse le cui vite agli antipodi sono tenute insieme da un comune collante, un solo uomo e ora legate pure da un unico destino: quello di essere vedove contemporaneamente. La bravura dell’autrice fa si che durante gli interrogatori non si capisce mai chi mente e chi dice la verità… Ho amato tantissimo questo thriller e l’ho trovato molto originale e ben strutturato: scritto in prima persona e narrato in ogni capitolo da una delle tre vedove. Non conoscevo il mondo dei Mormoni è la storia mi ha dato modo di fare degli approfondimenti per comprendere al meglio certe dinamiche narrate nel romanzo.

Bravissima l’autrice a spargere tra le pagine, come fossero tessere di un puzzle, gli indizi per arrivare all’individuazione del colpevole. Molto bello ed azzeccato il colpo di scena finale che fa vacillare le convinzioni che il lettore si è fatto dalla prima pagine. E sorprendente lo scenario di ritrovato equilibrio che si verrà a creare dopo… Thriller mozzafiato che tiene incollati fino all’ultima pagina: la suspence fa vibrare la storia già dalle prime pagine.

Traduzione: Alfredo Colitto