La parrucchiera di Pizzuta

La parrucchiera di Pizzuta

Tocca sempre alle donne, come ai tempi di mia nonna, pensò Rosa Lentini distesa su una sdraio del Lido Pampero, sotto un ombrellone di palme. Chissà perché le venne in testa quel pensiero osservando, sulla spiaggia, lo spettacolo dei fidanzati e delle giovani coppie che andavano e venivano, giocavano con le racchette, entravano in acqua, mangiavano un panino, bevevano, leggevano. Non c’era nessuba ragione apparente che le suggerisse quel pensiero, ma lo pensò ugualmente.

Rosa Lentini, quarantenne, divorziata, una figlia, filologa specializzata su Petrarca, con una carriera universitaria bloccata da discutibili concorsi. All’inizio dell’estate chiede un aspettativa e con la madre Evelina si trasferisce nella casa di famiglia a Pizzuta. Qui prende forma una piccola ossessione, scoprire chi ha ucciso Nunziatina Bellofiore, morta il 7 novembre 1956. La veritá non sará semplice e nasconderá molte altre veritá.

Nino Motta (alter ego di Paolo Di Stefano) rompe gli schemi, innanzitutto trattando un cold-case apparentemente irrisolvibile visti i pochi indizi, un ritaglio di giornale. Quando si pensa ai gialli siciliani non si può non pensare al piú grande autore del genere, Camilleri. Motta riesce a staccarsi da tutto e da tutti, dando le indagini ad una filologa coadiuvata dalla madre, argina i dialoghi dialettali in una minoranza che non disturba il testo, e riesce a costruire una storia, che non segue le regole del giallo, ma che rimane plausibile e gradevole.

La suspense nel romanzo di Motta, non é data da colpi di scena improvvisi ma dal susseguirsi logico delle indagini della filologa. Un’indagine calma, tranquilla che accompagna il lettore in un viaggio di ricerca ma che regala anche molte nozioni del mondo della filologia. Motta ci fa entrare nella testa di una filologa, ci fa capire come pensa e come nascono le sue deduzioni, come si rapporta con le parole e con il mondo che le sta intorno.

L’autore ci porta in un mondo femminile, fatto di donne forti, impopolari e contro corrente. Le decisioni di Nunziatina nel 1956 siciliano sono un cartello di affermazione, la decisione di Rosa un manifesto di solidarietá e di voglia di scoprire la veritá e non lasciarla nascosta nei meccanismi della quotidianeitá. Motta non ha calcato la mano su molti argomenti, in alcuni avrebbe potuto farlo ma ha preferito lasciare la voce al lettore. É un romanzo godibile con leggerezza, ma se si volesse scavare si potrebbe parlare per ore della psicologia dei personaggi, le scelte di vita e le figure femminili.

Musica consigliata: come non mettere lei come sottofondo, Rosa Balestrieri.

Editore: Bompiani
Anno: 2017

4.0Overall Score

La parrucchiera di Pizzuta

Tocca sempre alle donne, come ai tempi di mia nonna, pensò Rosa Lentini distesa su una sdraio del Lido Pampero, sotto un ombrellone di palme. Chissà perché le venne in testa quel pensiero ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    4.0