AUDIOLIBRO LETTO DA GIUSEPPE BATTISTON

“Félicie: una ragazza più tosta di tutti i criminali che aveva sbattuto in galera”.

La storia si svolge nel piccolo paese di Jeanville, paese che sembre addirittura irreale nella sua apparente perfezione, la cui normalità viene travolta e squarciata dall’omicidio in un lunedi mattina qualsiasi di Jules Lapie nella sua graziosa abitazione chiamata Capo Horn.

In paese Jules Lapie, un pensionato burbero e brontolone, è conosciuto da tutti come Gambadilegno.

La normalità della vita di Lapie e la normalità del suo ambiente sono un habitat naturale per il Commissario Maigret il quale si cala nell’indagine con assoluta normalità e tranquillità.

Deve, però, fare i conti con l‘indisponente governante Félicie, che con il suo atteggiamento incostante e bizzarro, con i suoi silenzi renderà la vita e l’indagine di Maigret piuttosto complicata, tanto da fargli pensare che nessun criminale che aveva sbattuto in galera gli aveva dato tanto filo da torcere come quella Félicie.

In questa indagine Maigret sembra muoversi in modo scoordinato e senza seguire il suo famoso “metodo Maigret” .

Però dopo una cena luculliana a base di aragosta tutto sembra quadrare: ogni tessera si rimetterà al suo posto a comporre il puzzle e Maigret riuscirà ad entrare in sintonia anche con la spigolosa Félicie ed ecco che il suo “metodo” irrazionale ma efficace ancora una volta guiderà i passi di Maigret.

Metodo che altro non è che un insieme di sensazioni, percezioni ed intuizioni che alla fine diventano delle piste concrete e portano ad indizi per poter incastrare il colpevole.

In questo episodio, oltre la solita sagacia e astuzia del Commissario, su tutto prevale il quadro che Maigret fa di Félicie, quasi fosse un pittore.

Ne tratteggia il carattere dispotico e spigoloso, l’irrazionalità tipica di un’adolescente che è combattuta tra la spensieratezza degli anni e la consapevolezza di essere ormai donna e di avere un comportamento da tenere secondo le regole del vivere comune.

Tra tutti i personaggi di gente comune, che piacciono tanto al Commissario, che sono rappresentanti nelle storie di Maigret forse Félicie è quella meglio rappresentata e descritta, tanto che alla fine della storia al lettore nasce una sorta di malinconia al pensiero di lasciarla.

Un ultimo pensiero per la lettura magistrale di Giuseppe Battiston che come ho sostenuto più volte ritengo essere perfetto per rendere le sfaccettature tipiche del carattere particolare di Maigret e per descrivere l’ambientazione delle diverse storie.