Cortina di sangue

Cortina di sangue

NEVE ROSSA E…MOLTO DI PIU’

Nonostante la copertina (forse un po’ troppo aggressiva e confusa per essere invitante) ed alcune sviste in fase di stampa, questo giallo è una piacevole lettura con trama originale e la figura del commissario Bombacci davvero simpatica.

Siamo a Cortina d’Ampezzo il 1° Gennaio del 1968. Il commissario Bombacci – fiorentino in attesa di trasferimento punitivo a Milano – se ne va a passare qualche giorno con l’amico avvocato Gerla tra le nevi con prospettiva di sciate, pasti succulenti, bevute riconfortanti e qualche innocente avventura. Non riuscirà a godersi la vacanza perché incappa subito nel cadavere di una matura nobildonna nota per le sue stravaganze da figlia dei fiori. E non sarà l’unica morte con la quale dovrà fare i conti.

Nella seconda metà del racconto la faccenda si complica un po’ troppo, sfiora il “grottesco psichedelico”, ma siccome sono tutti strafatti diciamo che ci sta’. Sembra poco credibile che il nostro eroico Bombacci, alle prese con prostitute, amici pecorecci e LSD sciolta in bevande alcoliche, riesca ad ottenere l’appoggio incondizionato del suo nuovo capo – il temuto Federzoni –  con intervento del SID, ma il racconto è fluido e noi vogliamo fortissimamente crederci.

“Musica psichedelica. Aiuta a volare. Aiuta a immergersi nel profondo dell’io per liberarsene e unirsi all’universo. E’ l’ego loss di Leary, la perdita dell’io. Il fondersi col tutto. Se in quel momento hai per le mani una donna che ti piace, sei fritto: godimento massimo, estasi mistiche a gogò, senso di eterna beatitudine. In pratica…Il paradiso artificiale. Il rientro a terra, però, può essere traumatico. Tra non molto vorrai riprovare e poi riprovare ancora. Diventerai uno straccio, un rifiuto umano. Un fallito. Smetterai di mangiare e di bere, vorrai solo farti e strafarti. Malattie, deperimento psichico, disperazione. Addio lavoro, addio famiglia. E alla fine…”
“Alla fine?”
“Bang. Un bel colpo in testa.”
“E’ quello che speri?”

Bombacci, malconcio nel corpo e nell’anima, imparerà parecchio di se stesso e del nuovo mondo che sta nascendo e che fatica non poco a comprendere. Il lettore non è sicuro che riuscirà a superare i suoi notevoli difetti, ma empatizza con questa figura umanamente contrastata e capisce perché prende qualche topica: in fondo è un sentimentale.

Caratteristica, quest’ultima, che non sembra appartenere all’autore che ci organizza una serie di morti piuttosto cruente e dipinge personaggi ambigui, opachi nello sguardo e sanguinari nell’anima. Ma chi frequenta Cortina? O – per lo meno – chi la frequentava all’inizio dell’era psichedelica? Brr. Meno male che nel ’68 andavo in Valle d’Aosta!

Editore: WLM
Anno: 2019

3.7Overall Score

Cortina di sangue

NEVE ROSSA E...MOLTO DI PIU' Nonostante la copertina (forse un po' troppo aggressiva e confusa per essere invitante) ed alcune sviste in fase di stampa, questo giallo è una piacevole lettura con ...

  • Trama
    3.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    4.0