Quattro volte Natale - Piccoli omicidi a Milano

Quattro volte Natale - Piccoli omicidi a Milano

TUTTO QUELLO CHE PUO’ SUCCEDERE A NATALE A MILANO

I due compari si guardano spaventati. Alberto vede lo sguardo di Marlon cambiare esattamente come succede al cinema quando l’attore, il bravo attore, fino al momento prima sorridente, viene informato di una tragedia e sul momento non riesce a crederci. Avete presente Clark Gable?

 L’ho già detto in altre occasioni e lo ripeto volentieri: lunga vita alle raccolte!

Un genere che negli ultimi anni è stato inspiegabilmente snobbato e quasi dimenticato, e invece, dovrebbe essere preso in considerazione seriamente perché è la chiave di volta per far avvicinare alla lettura anche i più recalcitranti.

E sì perché racconto vuol dire brevità. Vuol dire che se proprio non piace finisce in fretta e lo si lascia al suo destino. Racconto vuol dire perdersi in una storia compiuta in poche pagine. E forse è per questo che molti editori vi hanno rinunciato: perché scrivere cose buone in poche pagine non è da tutti e allora meglio nulla che rischiare di pubblicare l’improponibile.

Per fortuna, però, in questo 2020 a partire da un numero da 90 come Massimo Carlotto, la migliore espressione del genere in Italia ha pensato bene di scrivere proprio racconti, che poi sono diventati raccolte monoautoriali o raccolte corali come Quattro volte Natale – Piccoli omicidi a Milano pubblicato da Todaro Editore.

Cosa ha questa pubblicazione di così speciale? Ma gli autori ovviamente!

Sei autori di genere che sono riusciti a creare qualcosa di molto vicino al canto gregoriano medievale, qualcosa in cui ognuno di loro con la propria voce, il proprio timbro, la propria attitudine alla composizione regala ai lettori una panoramica su Milano, il suo particolarissimo mood, il suo mutare nei decenni e le varie storie che si incrociano e amalgamano in essa proprio nel periodo più atteso e luccicante dell’anno. Il Natale appunto.

E i lettori così riescono a perdersi con lo stesso trasporto tanto nelle atmosfere noir di Oscar Logoteta, quanto nei personaggi fascinosi e singoli di Paola Varalli (gommista, idraulico, barista), quegli amici che anche noi vorremmo avere, soprattutto se sono anche così intuitivi e intraprendenti. E che dire del detective Marlon e della sua Milano anni ’60, dove un’enigmistica pazzoide e killer lo mette a dura prova e lo fa ingarbugliare in una indagine a tutto campo proprio nel periodo dell’Avvento? Bravissimo Giorgio Maimone!

Insomma, una raccolta davvero riuscita questa che con una “voce milanese” che chiama in causa anche autori come Ferrari, Besola e Gallone, racconta ai lettori un Natale diverso. Una festività che non sembra essere la stessa per tutti, ma che riesce comunque a meravigliare e piacere per la sua singolarità.

Un libro che se io vedessi esposto nella vetrina di una libreria comprerei sicuramente. E dato che l’ho letto anche, posso dire che vale proprio la pena averlo.

Editore: Todaro
Anno: 2020

4.0Overall Score

Quattro volte Natale - Piccoli omicidi a Milano

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  • Trama
    4.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    4.0

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