L'inverno della fame

L'inverno della fame

LA STORIA CHE CONTINUA A FERIRE

1947. Da pochissimi anni è finita la seconda guerra mondiale, l’ultima, la più recente e crudele che ha messo in risalto la follia umana. Grande vittima e colpevole è la Germania e proprio qui, a Berlino precisamente, sono ambientate le avventure del commissario Oppenheimer. Il commissario, da poco rientrato nella squadra omicidi, ci racconta una Germania divisa tra Est e Ovest che cerca di ricostruirsi con un processo di denazificazione.

Due indagini che sembrano tanto diverse ma che forse hanno qualcosa in comune. Un giallo che tiene saldi i lettori sulle pagine, non grazie a dei colpi di scena continui ma con un intreccio tra storia e Storia che affascina e conquista. Ed è questo che fa di Gilbers (ma non solo, sono molti nei gialli tedeschi di Emons) un grande scrittore di un momento storico, cercando di raccontarcelo con un occhio a tutto tondo sulla Germania. Ricordando cosa è stato e guardando a cosa sarà.

Questo è il senso del giallo moderno? Non si è forse arrivati ad un punto di svolta? Leggendo tanti gialli penso di si e questo mio pensiero viene abbracciato in pieno da Gilbers e dal suo ultimo romanzo. Un giallo non deve solo avere un assassinio e una risoluzione di un caso ma deve anche avere quella cosa in più che lo porta all’universalità. Raccontare la storia di un paese che ha visto nascere il Nazismo e, permettetemi ci ha anche creduto, doverlo eliminare non è facile. Soprattutto per un tedesco.

Un giallo ambientato in una Germania che cerca di rinascere e togliersi il peso mondiale di una colpa. Una Germania in piena crisi morale ed economica, la penuria di alimenti, il mercato nero. Gilbers si conferma come voce della ricostruzione passando anche per tutti gli errori che si sono continuati a fare anche dopo la caduta del nazismo.

Nulla era più freddo della morte. Con questo pensiero in testa, Ursula si strinse addosso il cardigan. Negli anni della guerra, durante i quali aveva servito come infermiera, le era capitato spesso di vedere uomini morire. Gli ultimi spasmi, l’aria che fuggiva dai polmoni e faceva vibrare le corde vocali uscendo come una sorta di sospiro, il corpo che progressivamente si raffreddava … Non era niente di nuovo per lei.

Gilbers protagonista di Hollybookparty: qui.

Altre recensioni di Gilbers: La lista nera, Atto finale.
Traduzione: Angela Ricci

Editore: Emons
Anno: 2020

4.0Overall Score

L'inverno della fame

LA STORIA CHE CONTINUA A FERIRE 1947. Da pochissimi anni è finita la seconda guerra mondiale, l'ultima, la più recente e crudele che ha messo in risalto la follia umana. Grande vittima e ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    4.0