Lettera al mio giudice

Lettera al mio giudice

Letto da: Massimo Popolizio

Vorrei tanto che un uomo, un uomo solo mi capisse. E desiderei che quell’uomo fosse Lei.

Inizia così la lettera che il protagonista, il dottor Charles Alavoine, scrive al giudice istruttore che lo ha condannato per l’omicidio della sua amante, identificando in lui la persona più vicina a sé e che meglio può comprendere il significato del suo gesto. Al giudice Comelieu, Charles racconta i fatti, dal suo punto di vista sul processo e non solo. Egli ripercorre la sua vita segnata da un rapporto complicato e morboso con le donne, a partire dalla madre fino ad arrivare appunto a Martine, sua amante.

Sposatosi due volte, si innamora perdutamente di una ragazza pallida ed insignificante che segnerà per sempre la sua vita fino al tragico epilogo. Il dr. Alavoine nella sua lettera aperta tenta di convincere il giudice che non si è trattato di temporanea incapacità di volere, come invece sia il giudice che la giuria hanno inteso e deliberato, bensì di un grande atto di amore fatto in piena coscienza. Con Martine il protagonista esce dall’ombra della sua vita quieta e piatta e compie il salto verso una vita diversa. Abbandona per lei tutto: madre, moglie, figli, agi e si proietta verso l’ignoto. Ricomincia con lei una nuova vita fatta di amore e passione, che finora non ha mai provato per nessuno. Martine ha avuto molti uomini, ha sofferto molto; è una donna fragile. Ma non è il suo passato a disturbare Charles bensì la sua mente malata che ben viene messa in evidenza dalla lucidità delle parole con cui lo stesso descrive la sua storia.

In questa storia si è da subito colpiti dalla follia della storia stessa fin dalle prime battute. Abituati al Simenon di Maigret qui ci troviamo di fronte a tutt’altro genere di racconto: pare un libro che
parte dal finale per arrivare all’inizio, in cui colpisce l’introspezione sulla psicologia maschile. Altro aspetto sconcertante è l’universo femminile che emerge dal racconto, costellato di donne che
cercano negli uomini la propria ragione di essere in vita.

Essere moglie di, essere madre di, essere amante di. Ma chi sono veramente? Sono passati circa sessant’anni ma siamo sicuri che le donne siano lontane da questa visione della vita? Libro sicuramente non facile ma l’ascolto in audiolibro lo rende, grazie alla profondità dei toni di Massimo Popolizio, accessibile a tutti facendo godere appieno di ogni lato psicologico dell’universo
maschile e femminile.

Consigliato a chi vuole scoprire un altro Simenon.

Editore: Emons Edizioni
Anno: 2017

4.3Overall Score

Lettera al mio giudice

Letto da: Massimo Popolizio Vorrei tanto che un uomo, un uomo solo mi capisse. E desiderei che quell'uomo fosse Lei. Inizia così la lettera che il protagonista, il dottor Charles Alavoine, ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    5.0