Sonia “Syssa” Sacrato è nata e vive a Padova. Torino-dipendente da tempo immemore, aspira alla doppia cittadinanza per meriti affettivi. Governante full-time dei Kiss, tre gattoni nati per delinquere, ha pubblicato diversi racconti in antologie e riviste online, e imbrattato infinite pagine virtuali del suo blog Scrivo a vanvera. In un determinato momento ha però deciso di dedicarsi al noir e ha esordito con La mossa del gatto, primo romanzo di quella che tutti i suoi lettori sperano diventi una vera e propria serie. Un romanzo che l’ha fatta conoscere e apprezzare al grande pubblico che bramava di leggere ancora delle avventure dei suoi personaggi Cloe e Pablo. Desiderio avverato con la pubblicazione, lo scorso mese di giugno, del secondo romanzo di genere Controcanto.

Sonia ha risposto alle domande dei lettori della pagina Facebook de I thriller di Edvige e de La Bottega del Giallo e questo è ciò che ci ha raccontato.

DANI FAILLA: Pensi di scrivere una terza storia con Cloe e Pablo o qualche nuovo personaggio sta bussando alla tua porta?

Ciao Dani, l’idea per il terzo capitolo con Cloe e Pablo protagonisti c’è. Al momento ho anche un’altra idea che mi frulla per la testa, credo mi prenderò il mese di agosto come “pausa di riflessione” e a settembre sarò pronta per ricominciare a scrivere. 

CRISTINA MAZZUCCATO: Cara Sonia, hai scritto un libro che non si può definire del tutto giallo, perché secondo me ha diverse sfumature all’interno.
Se dovessi decidere di scrivere una storia nuova, terresti lo stesso stile usato qui ( ironico, frizzante, quasi “alla Bridget Jones”) o cambieresti completamente registro? E genere?

Ciao Cristina, tu mi conosci e sai che la mia indole è questa, ossia le frasi brevi, la battuta dissacrante alternata a momenti più introspettivi. Penso che manterrei questo stile. Nello stesso tempo però adoro sperimentare e sono curiosa, quindi penso che potrei anche stravolgere tutto e ricominciare. Pavese diceva che il bello della vita è ricominciare, sempre ad ogni istante. Potrei anche ricominciare ad ogni libro.

ALESSIA BARBUINO: Ciao… Cloe oltre che insegnante ho un forte intuito, non le è mai balenata l’idea di cimentarsi come ricercatrice di opere d’arte scomparse? Di investigatrice di misteri legati all’arte?

Ciao Alessia, a Cloe sono balenate per la testa tante di quelle idee che tocca legarla. Ha pensato a tutto quello che hai scritto tu, e pure a diventare socia proprietaria di un locale di drag queen. Fai un po’ te…

TIZIANA LEONE: Da dove trai ispirazione per le tue storie?

Ciao Tiziana, l’ispirazione arriva da quello che leggo, da una storia che mi viene raccontata, da una foto ritrovata dopo anni. Alle volte sono in tangenziale e mi ritrovo a sfogliare immagini mentali che scopro avere un senso…

ANTONIA DEL SAMBRO: Pensi che sia ancora complicato per una autrice farsi conoscere e apprezzare in Italia rispetto alla curiosità e all’interesse di cui godono di solito gli autori? 

Ciao Antonia, per quel che riguarda la situazione al mio livello, ossia: esordiente ascendente pivella, credo si sia tutti nella stessa barca. Se ne è discusso con un gruppo di autrici in un’interessante serata on line, organizzata da Luoghi di Libri ed è venuto fuori che il problema per un’autrice spesso è a monte: trovare il tempo per scrivere. Una mia carissima amica diceva, sorridendo: “il problema delle scrittrici è che non hanno una moglie”. Ossia qualcuno che sgravi di tutte quelle incombenze della quotidianità che portano via materialmente il tempo che potresti occupare scrivendo. Non voglio fare generalizzazioni, ma gli autori che conosco grazie al supporto delle compagne, possono sfruttare di più e al meglio il tempo cosiddetto libero.

Far conoscere l’autrice o l’autore, una volta che il libro ha una sua dimensione, credo dipenda, sostanzialmente, dalla casa editrice. La forza di un ufficio stampa è far conoscere e quindi, come dicevi tu, alimentare la curiosità utilizzando tutti i canali di comunicazione di cui dispone anche al di fuori della cerchia dei social, in cui l’autrice può fare del suo meglio intrattenendo e ampliando i contatti, ma non è sicuramente sufficiente a determinare il successo di un libro. 

Grazie a Sonia Syssa Sacrato ed a I Thriller di Edvige.

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