Il talento della vittima

Il talento della vittima

UNA STRUTTURA CHE RICORDA IL MODERNISMO

“Questa cerimonia la si inizi dopo aver rilevato gli uccelli, quelli di fronte e quelli alle spalle. Davanti alla porta Trebulana sacrifichi tre buoi a Giove Grabovio. Presenti i prodotti dei campi. Consacri le vittime sul tavolato vuoi con il vino, vuoi con la farina: le consacri per il Monte Fisio e per la Comunità Iguvina”

Poche righe, le prime tradotte dal testo delle famose Tavole Eugubine, uno dei tesori archeologici più importanti al mondo, il più importante tesoro dell’Umbria e del centro Italia. Le Tavole scritte in una antica lingua sconosciuta e ormai disusata raccontano con perizia di particolari pratiche da compiere per rigenerare il patto di comunione tra pastori per assicurare il libero spostamento delle greggi nell’Italia centrale e messe in atto da un governo di sacerdoti che decideva su un determinato numero di sacrifici animali. Da questo affascinante documento che testimonia la vita delle genti umbre in un tempo lontanissimo e quasi indefinito parte il meraviglioso giallo di Patrizia Zappa Mulas, un romanzo che si divora, alla lettera, dal primo all’ultimo capoverso.

Un viaggio emozionale, storico e sociale che parte dal ritrovamento del cadavere di una giovane donna sulla strada che corre sotto la Piazza principale di Gubbio nella notte di Capodanno. Vengono allertate le forze dell’Ordine, ma nessuno sembra conoscere o sapere nulla della povera vittima. Ed è qui che il giallo prende una piega emozionale dai contorni femminili. Perché nella tragedia della morte c’è anche in maniera preponderante e lacerante la tragedia di una donna. Una donna innamorata e all’apparenza forte che finisce con il risultare enormemente vulnerabile nella sua fragilità. Gli inquirenti indagano su lettere di addio e lettere d’amore, su testi antichi e archeologici e su riti e miti lontanissimi nel tempo ma come è morta la giovane donna e perché?

Il mistero e la suspense ne Il talento della vittima sono solo il “coro greco”, quello delle più famose tragedie dell’antichità a cui viene affidato il compito di riflettere la cultura e la mentalità di una società. E se tale società affonda le proprie radici in una storia millenaria e misteriosa, allora, tutto diventa più complicato e allo stesso tempo più affascinante. Le Tavole Eugubine, quindi, pur se da sole meriterebbero un applauso all’autrice e alla sua idea di struttura narrativa, non sono il fil rouge del racconto che invece si dipana e narra di qualcosa di altro. Della fragilità umana e della fragilità femminile. Dell’amore mancato o irrealizzato. Della condizione della donna ancora adesso e nonostante tutto.

È questo il fulcro del romanzo della Zappa Mulas che però è incredibilmente brava a costruirgli intorno gli spettacolari ghirigori storici e architettonici che ricordano quelli di Gaudì ne La Sagrada Familia. Una chiesa la seconda, un giallo il primo. Ma la costruzione e l’intento sono simili. Gustatevi il giallo, ma riflettete sul messaggio autoriale perché ce ne è sempre bisogno. 

Editore: SEM
Anno: 2019

3.7Overall Score

Il talento della vittima

UNA STRUTTURA CHE RICORDA IL MODERNISMO “Questa cerimonia la si inizi dopo aver rilevato gli uccelli, quelli di fronte e quelli alle spalle. Davanti alla porta Trebulana sacrifichi tre buoi a ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    3.0

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