Glasgow smile

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Trovò un parcheggio all’ombra, forse l’ultimo disponibile, e si sentì fortunato: era fondamentale cominciare per il verso giusto. L’uomo doveva attendere in auto rendendosi quasi invisibile. Non poteva lasciare il motore acceso per troppo tempo e doveva tenere gli occhi ben aperti, soprattutto su una casa a due piani separata dalle altre per mezzo di un muro di cemento alto più di due metri. La casa, sul davanti, era nascosta da una cancellata foderata da una rete di plastica a maglie fitte. L’ingresso pedonale era stato ritagliato nel muro di cemento che proseguiva lungo il perimetro ed era sbarrato da un cancellato a pannelli di metallo, abbelliti di decorazioni floreali in ferro battuto.

Tutto il romanzo gira attorno alla figura dell’ex ispettore di polizia Scarlatti che da 3 anni si è creato una nuova esistenza, lavorando in un vivaio. Ma la sua tranquillità finisce con l’assassinio di Chiara, una sua problematica collega della serra, il cui corpo viene ritrovato massacrato e sfigurato. Scarlatti è in cima alla lista dei sospettati, riuscirà l’ex ispettore a difendersi davanti ai suoi colleghi o rimarrà imprigionato in questa serrata ricerca di un colpevole.

Vincitore della 2°edizione del Festival Giallo Garda nella sezione inediti, Andrea Castaldi riflette in questo romanzo il suo temperamento. La suspense è sottile ma presente, la ricerca del colpevole di questi efferati omicidi e la vita di Scarlatti s’intrecciano nella ricerca di una verità. La suspense ponderata, calma ed efficace, mantiene un livello inconscio di fiato sospeso che percorre tutto il romanzo di Andrea Castaldi.

Ad una prima lettura il romanzo di Castaldi mi ricorda un classico del 1938 che non posso citare per evitare di svelare troppo, vi posso solo dire che è stato scritto dal padre di un famoso attuale attore. La struttura è ordinata e molto intima, le sensazioni dei singoli personaggi vengono raccontate con un utilizzo molto sapiente delle parole, le allegorie che costellano il romanzo hanno la capacità di rendere le immagini reali e poetiche.

Il punto di forza di Castaldi in questo romanzo è la parola, un utilizzo molto ponderato e preciso. Il titolo del romanzo che fa riferimento ad una tortura scozzese e che è preludio di crudezza rimane confinato dalle descrizioni e dai dialoghi. Anche se il titolo prelude a qualcosa di forte, il romanzo di Castaldi è un romanzo psicologico e privo di spargimenti inutili di sangue. Un romanzo misurato nelle parole e nelle immagini. Il tempo forgerà lo stile di Castaldi regalandoci sempre emozioni forti ed intime.

Musica consigliata: The Slits, Typical girls … un po’ di punk non guasta mai, ottimo sottofondo di questo romanzo.

Editore: Golem Editore
Anno: 2017 

3.7Overall Score

Glasgow smile

Trovò un parcheggio all'ombra, forse l'ultimo disponibile, e si sentì fortunato: era fondamentale cominciare per il verso giusto. L'uomo doveva attendere in auto rendendosi quasi invisibile. Non ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    3.0
  • Scrittura
    4.0