Delitto in alto mare

Delitto in alto mare

UNA CROCIERA PER LA COMMISSARIA DI RIVOROSSO

Il ruvido commissario Adalgisa Calligaris e suo marito, il magistrato Gualtiero Fontanella, hanno varcato il traguardo dei dieci anni di matrimonio e lui ha tutte le intenzioni di festeggiare degnamente l’anniversario portando lei in crociera in Giappone. Sebbene inizialmente alquanto riluttante all’idea d’abbandonare un’ormai consolidata, tranquilla routine a base di weekend enogastronomici e adrenaliniche serate davanti alle proprie serie tv preferite, Adalgisa si lascia infine convincere dagli sforzi congiunti di marito e madre vedova e i due s’imbarcano su un volo per Tokio: destinazione finale, o meglio iniziale, il porto di Yokohama, dove beccheggia dolcemente, in attesa, la lussuosa casa galleggiante scelta dal rotondo, sorridente Gualtiero per questa seconda luna di miele.

Durante il volo, Adalgisa scopre che a bordo ci sarà anche una squadra di otto giovani karateka in viaggio premio e stringe amicizia con una di loro, Bianca. La Seastar, l’immensa nave candida che li accoglie, è sontuosa e confortevole come da contratto e il programma d’escursioni a terra e d’intrattenimento a bordo ricco e interessante.

Tutto sembra andare per il meglio, quindi, e malgrado le resistenze iniziali la Calligaris comincia a godersi il viaggio quando all’improvviso la compagna di stanza di Bianca, la sedicenne Ottavia, scompare. La sua cruise card però non è mai stata registrata in uscita e dunque l’unica soluzione sembra essere che la ragazza sia ancora a bordo, nascosta chissà dove per chissà quali motivi, o sia caduta in mare, volontariamente o meno…

Chiamata in soccorso dalla piccola Bianca, che non sa darsi pace della scomparsa dell’amica, e comunque irresistibilmente attratta dall’ennesimo mistero da dipanare in quest’ambientazione da camera chiusa che – complice anche il titolo – ricorda un po’ alla lontana le analoghe storie della Christie, Adalgisa si dissocia quasi subito dalle innumerevoli gite in programma, prontamente e quasi angelicamente giustificata dal comprensivo Gualtiero, e comincia a investigare per proprio conto, imbattendosi quasi per caso in una prima, sorprendente scoperta…

Quarta avventura della scontrosa e anticonvenzionale commissaria di Rivorosso Umbro nata dalla penna di Alessandra Carnevali, dopo Uno strano caso per il commissario Calligaris, Il giallo di Villa Ravelli e Il giallo di Palazzo Corsetti (che segna anche il debutto del divertente personaggio di Paris Picchio, investigatrice dilettante e blogger d’assalto presente pure in quest’ultimo libro),  Delitto in alto mare sposta per la prima volta il fuoco dell’azione dalla raccolta e un po’ sonnacchiosa cittadina di Rivorosso, dove tutti conoscono tutti e dove Adalgisa è tornata con qualche riluttanza ormai più di dieci anni prima, dopo un apprendistato di fuoco nelle terre inquinate dalla camorra: per star vicino alla signora Rosaria, la mamma ormai piuttosto anziana, ma anche, inevitabilmente, per confrontarsi col proprio tormentato passato di ragazzina abbastanza povera, alquanto bruttina e tenacemente studiosa come da copione, a dispetto di quel nome romanticamente evocativo – nonché con l’ormai “cinquantenne prestante” Carlo Petri, ex compagno di scuola e amore impossibile di sempre, nel frattempo divenuto un medico legale dall’inalterato fascino maliardo in forze lui pure nella cittadina umbra (che dopo un prevedibile smarrimento iniziale la Calligaris riuscirà tuttavia a scardinarsi definitivamente dal cuore per approdare nel porto sicuro dell’amore di Gualtiero).

Sistemando la sua Adalgisa nella sontuosa e in fondo un po’ anonima cornice d’una crociera di lusso, la Carnevali firma un giallo leggero e godibile che – pur giocoforza rinunciando all’accattivante ambientazione paesana di sempre – come al solito vede tra i suoi punti di forza il commissario stesso, con le sue riluttanze e timidezze camuffate da ruvidezza e scontrosità, l’infallibile acume investigativo e quell’aspetto da tozza campana umbra sottolineato dall’onnipresente paltò grigio piombo, e il nutrito gruppo di personaggi più o meno minori che le fanno cornice e coro.

Dal rassicurante, solido Gualtiero, i cui inutili occhi azzurri difetteranno forse di glamour, accoppiandosi a quel fisico fin troppo rotondo e all’incipiente calvizie, ma hanno saputo conquistarsi e mantenere il merito d’uno sguardo innamorato e partecipe continuativamente puntato sulla sua Adalgisa, alla vistosa, pertinace Paris Picchio – all’anagrafe, più banalmente, Tamara -, la ragazzotta di provincia appassionatamente devota alle riviste di gossip e sulla carta svantaggiata in partenza da un aspetto fisico non proprio aderente agli ultimi canoni della moda (un po’ come la stessa Calligaris…).

Ragazzotta all’apparenza non troppo dotata, dunque, la chiassosa Paris, che tuttavia è riuscita a smarcarsi una volta per tutte da un destino piccolo piccolo, segnato dall’azienda a conduzione familiare dell’unico hotel di Rivorosso, per riciclarsi trionfalmente come blogger proprio di gossip prima – sue, ne Il giallo di Palazzo Corsetti, le interviste audacemente rivelatrici al gruppetto di vip ospitati nel castello del paese per un reality casareccio che ben presto si tinge di rosso – e di viaggi poi. E in Paris forse la Carnevali, prima blogger accreditata al Festival di Sanremo nel 2007, ha messo un po’ di sé stessa…

Sottratto dopo le prime pagine appunto dallo spostamento dell’azione nel remoto Oriente, compare di sfuggita anche il variopinto Celestino, gestore del bar di Rivorosso devoto all’incoerenza vestimentaria (“Sotto la camicia floreale indossava un paio di pantaloni da marinaio blu a righe bianche e scarpe Superga a stelle e strisce…”) e, come la stessa Adalgisa e la Banda della Maglina, pugnace manipolo di vecchie signore fin troppo decise a scovare l’affare tra sciarpe e maglioni, appassionato frequentatore dell’irresistibile mercatino d’abiti usati del luogo…

Ad assistere soddisfatti alla partenza di Calligaris e consorte per il Giappone ci sono poi i colleghi del commissariato, tra tutti l’ispettore Corvo e la new entry Pinuccio Collina, decimati però dall’ormai improcrastinabile pensionamento dell’anziano Rossano Briganti (il primo ad accogliere Adalgisa nella nuova sede in quell’ormai lontano, gelido mattino di dicembre d’oltre dieci anni prima) nonché dalla felice svolta sentimentale dell’agente Angiolo Castoro, che dopo un tormentatissimo debutto nelle forze dell’ordine ha piantato lì baracca e burattini aprendo un chiringuito a Formentera col fidanzato Ramon…

Editore: Newton Compton
Anno: 2019

3.0Overall Score

Delitto in alto mare

UNA CROCIERA PER LA COMMISSARIA DI RIVOROSSO Il ruvido commissario Adalgisa Calligaris e suo marito, il magistrato Gualtiero Fontanella, hanno varcato il traguardo dei dieci anni di matrimonio e ...

  • Trama
    3.0
  • Suspense
    3.0
  • Scrittura
    3.0

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