Senti la sua paura

Senti la sua paura

UNA CLAUSTROFOBIA TUTTA BOSTONIANA

Dall’aeroporto di Logan la strada più rapida per Boston passa sotto un tunnel di quasi due chilometri che si chiama Sumner. Buio, umido e claustrofobico, il Sumner ha tutta l’aria di essere stato costruito un secolo fa, cosa no. Troppo lontana dal vero. Venerdì 24 aprile, in una mite serata di primavera, una matricola della Boston University rimase a secco di benzina nel cuore del tunnel, costringendo il traffico dell’ora di punta a scorrere su una sola corsia anziché sulle solite due.

Ed è così che ci viene introdotto il personaggio principale, subito nell’incipit conosciamo Kate Priddy. Una ragazza inglese che ha subito una feroce violenza con il suo primo, ed unico logicamente, fidanzato. Una ragazza che si trascina dietro le sue paure e che le fa sentire lungo tutto il romanzo, come giustamente suggerisce il titolo.

Un romanzo affascinante e claustrofobico quello di Peter Swanson che è difficile catalogare. All’inizio si può pensare ad un “delitto della camera chiusa” poi più si voltano le pagine, l’opinione cambia e s’inizia ad intravedere un thriller psicologico. Ma è solo alla fine che si può dire che se c’è un genere al quale questo romanzo appartiene è quello dell’inverted-story.

Ma Kate non è l’unico personaggio del romanzo, anzi ce ne sono anche altri, limitati nel numero, ma non limitati nello studio della loro psicologia, del loro passato turbolento e alle volte sconvolgente. Un passato che quasi tutti si sono creati tranne Kate ed Alan, che lo hanno subito.

L’ambientazione è molto circoscritta, c’è una Boston in sottofondo ma la protagonista principale è la casa dove Kate deve vivere per sei mesi insieme a tutti i protagonisti dell’opera di Swanson che temporalmente si svolge in pochi giorni ma sono giorni veramente intensi per tutti, anche per noi lettori.

Come in tutte le inverted-story, la cosa difficile per un autore è riuscire a mantenere la suspense sapendo che il lettore sa già chi è l’assassino, ma Swanson ci riesce bene anche se si affida ad un altro escamotage per deviare il lettore, ma non lo forza e quindi la suspense del romanzo rimane tutta nel “ma davvero è stato lui” e in “come avrà fatto”, ed è questa la forza delle inverted-story ben costruite.

I tempi corti di svolgimento del romanzo, i pochi personaggi hanno richiesto a Swanson una capacità di narrazione non indifferente. Peter Swanson riesce perfettamente nell’intento di raccontare un accadimento dai punti di vista dei protagonisti, ripetendo la medesima storia ma aggiungendone un pezzo che l’altro non aveva svelato. Una tecnica usata anche in molti telefilm e film thriller per raccontare e fornire allo spettatore piccoli indizi.

Un romanzo interessante e coinvolgente che riesce ad incollarti fin dalle prime pagine, un romanzo che sicuramente renderà i lettori claustrofobici. Un romanzo sull’amicizia, il confine mascherato di un’amore e il confine che rende ogni sentimento malsano un ossessione.

Musica consigliata: Brotherhood dei New Order
Traduzione: Letizia Sacchini

Editore: Einaudi
Anno: 2018

4.0Overall Score

Senti la sua paura

UNA CLAUSTROFOBIA TUTTA BOSTONIANA Dall'aeroporto di Logan la strada più rapida per Boston passa sotto un tunnel di quasi due chilometri che si chiama Sumner. Buio, umido e claustrofobico, il ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    4.0

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